CATANIA – Celebrati questo pomeriggio nella chiesa di piazza Santa Maria della Guardia i funerali del collega Nuccio Schillirò. Chiesa gremita da parenti, amici e giornalisti venuti a Catania da tutta la Sicilia, da Palermo e soprattutto da Agrigento e Siracusa dove Schillirò aveva lavorato come caposervizio della “Sicilia” negli ultimi anni prima di essere sopraffatto dal male incurabile che alla fine ha vinto la battaglia.
Il mondo dell’informazione siciliana si è stretto intorno alla anziana madre di Nuccio, alla moglie Linda Maugeri e ai figli Ambra e Andrea. Un abbraccio che ha testimoniato l’affetto e la stima che circondava Schillirò, che ne aveva caratterizzato il lungo percorso professionale, più di 40 anni di attività, soprattutto a Catania, prima all’Espresso Sera di Giuseppe Fava e Nino Calvino, poi nella prima televisione libera d’Italia, la “Teletna” del cavaliere Recca e dopo nelle varie testate del gruppo La Sicilia.
Chi scrive aveva in Nuccio Schillirò un punto di riferimento non solo professionale. Con lui ho condiviso esperienze di lavoro e sindacali che ci hanno fatto crescere enormemente e che ci hanno veramente fatto amare questo mestiere.
[wpvp_embed type=youtube video_code=DZwa25mmTJ8 width=670 height=377]
Dopo la funzione religiosa un lungo applauso ha salutato l’uscita della bara dalla chiesa. Adesso il corpo è nella sala mortuaria del cimitero di Catania in attesa di essere seppellito. Della presenza fisica di Nuccio Schillirò su questa terra dunque fra poco si perderanno definitivamente le tracce. Ma mai scemerà il ricordo di una persona bellissima e piena di talento umano. Nuccio resterà indimenticabile per la nostra generazione di giornalisti. E il suo ricordo non sbiadirà mai. Un abbraccio fortissimo a Linda, Ambra e Andrea da me, da Piero Maenza e da Sergio Regalbuto e dai tanti giovani della nostra redazione che in Schillirò riconoscevano un vero maestro.