Viaggi della speranza finiti in tragedia, fermo di indiziato di delitto per due stranieri accusati di aver introdotto in Italia 46 migranti

Viaggi della speranza finiti in tragedia, fermo di indiziato di delitto per due stranieri accusati di aver introdotto in Italia 46 migranti

AGRIGENTO – La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di due individui di nazionalità egiziana e siriana, sbarcati a Lampedusa il 7 luglio scorso. I due sono accusati di aver introdotto illegalmente in Italia 46 migranti, principalmente di nazionalità bengalese, a scopo di lucro. Avrebbero condotto, governato e tracciato la rotta di un’imbarcazione inadatta e insicura, mettendo a rischio la vita dei passeggeri.

I viaggi della speranza finiti in tragedia

Durante il viaggio, tre migranti di nazionalità egiziana e bengalese sono morti: due dispersi in mare e uno recuperato senza vita. L’imbarcazione di circa 10 metri è naufragata nelle prime ore del 7 luglio, colpendo una scogliera vicino a Lampedusa. 43 migranti sono stati soccorsi, mentre tre hanno perso la vita.

Le indagini

Le indagini, condotte all’hotspot di Lampedusa dalla Squadra Mobile di Agrigento, il Servizio Centrale Operativo e la S.I.S.C.O. di Palermo, hanno ricostruito le fasi della traversata dalla Libia all’Italia, raccogliendo prove a carico dei due fermati. Questi avrebbero curato l’imbarco e mantenuto l’ordine tra i migranti, oltre a gestire la conduzione della barca e il rifornimento dei motori fino a Lampedusa.



Gli indagati sono stati trasferiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Le immagini video

 

Note

Il provvedimento si basa su gravi indizi di colpevolezza raccolti durante le indagini, con la piena responsabilità penale che sarà accertata in sede di giudizio.