“Se non sei mia non sarai di nessuno”, catanese vittima dell’ex marito: botte anche alle figlie che la difendevano

“Se non sei mia non sarai di nessuno”, catanese vittima dell’ex marito: botte anche alle figlie che la difendevano

CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica etnea, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Catania Ognina nei confronti di un 59enne catanese, indagato per “atti persecutori“, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Catania la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, con l’ulteriore applicazione del presidio di controllo a distanza, il cosiddetto “braccialetto elettronico“. L’indagato dovrà mantenere una distanza non inferiore a 500 metri sia dai predetti luoghi che dalla vittima.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati specializzati nei reati di violenza di genere, hanno approfondito ripetute ed invasive condotte vessatorie poste in essere dall’uomo, che miravano a minare la serenità della vittima, una 41enne catanese.

La donna, dopo una lunga relazione sentimentale con l’indagato durata oltre 18 anni e dalla quale sono nate le figlie, aveva deciso di troncare il rapporto di convivenza nel mese di aprile 2024. Questa decisione non è stata accettata dall’indagato, che ha iniziato a minacciare la 41enne, conoscendone ogni abitudine, dai luoghi frequentati alle amicizie. In più occasioni l’ha minacciata mediante messaggi del tipo: “Tanto ormai la mia vita è finita, se non sei mia non sarai di nessuno. Se non sei mia è meglio che muori. Io sono malato e prima che me ne vado mi porterò qualcuno con me“, e l’ha tormentata con numerose telefonate, SMS e messaggi di posta elettronica, anche in ore notturne. Inoltre, l’ha molestata appostandosi ripetutamente davanti al suo luogo di lavoro, nel tentativo di convincerla a riallacciare la relazione sentimentale, fino a pedinarla mentre rientrava a casa con un collega, tempestandolo di minacce.



Le violenze sono avvenute anche in presenza dei figli minori e sulla pubblica via, dove la donna è stata ingiuriata e strattonata per i capelli. Inoltre, l’uomo ha inviato messaggi tramite il telefono della figlia minorenne, minacciando l’ex compagna di aspettarla sotto casa e di “buttare la macchina addosso e fare cose da pazzi“. In un’occasione, in un’escalation di violenza, ha percosso una delle figlie minorenni con calci e pugni intervenuta per difendere la madre.

Le minacce telefoniche e le continue telefonate unite agli episodi di violenza fisica hanno generato un continuo stato di ansia e di paura nella vittima, che, temendo per la propria incolumità, è stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, limitando le uscite di casa da sola.

I comportamenti dell’indagato, comunicati dai Carabinieri alla Procura della Repubblica, hanno spinto il P.M. a richiedere un provvedimento cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari. Considerando le esigenze cautelari e la rilevante gravità delle condotte maltrattanti, è stata adottata la misura del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, eseguita infine dai Carabinieri della Stazione di Catania Ognina.