Aumento in busta paga a luglio, chi sono i tre milioni di beneficiari

Aumento in busta paga a luglio, chi sono i tre milioni di beneficiari

ITALIA – Stipendio più alto nel mese di luglio 2024. Questo quanto previsto per circa tre milioni di lavoratori italiani, che troveranno infatti un aumento nella busta paga di questo mese. Si tratta di un importo aggiuntivo “una tantum”, pertanto si riceverà una volta sola. che si aggiunge a quello previsto dal protocollo straordinario del 12 dicembre 2022, e che va riproporzionato in base al servizio effettivamente prestato tra il 1° gennaio 2022 e il 31 marzo 2023 (periodo rimasto scoperto dai precedenti accordi e dalle loro integrazioni). Significa che non tutti i lavoratori riceveranno l’importo in forma piena. L’aumento non ha alcun effetto ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto (Tfr), né di ogni altro istituto contrattuale. Chi ha già ricevuto più soldi come anticipo su futuri aumenti non ha inoltre diritto all’importo forfettario (o comunque non intero).

L’aumento consiste in un importo forfettario in aggiunta allo stipendio base, che ammonta in tutto a 350 euro lordi per i lavoratori inquadrati nel quarto livello. Non sarà però corrisposto interamente a luglio, ma in due rate, infatti questo mese arriverà soltanto la prima tranche, pari a 175 euro, mentre la seconda verrà corrisposta con la busta paga di luglio 2025.

I beneficiari

Lo riceveranno coloro che sono coperti dal contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del terziario, commercio, distribuzione e servizi Confcommercio.

I lavoratori a cui si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro con gli aumenti previsti sono: gli agenti immobiliari, gli agenti e i rappresentanti di commercio, i dipendenti delle agenzie di lavoro interinali, i lavoratori impiegati nella grande distribuzione (nelle grandi catene di distribuzione con vendita al dettaglio organizzata), i parrucchieri e gli estetisti, i lavoratori delle imprese di pulizia, gli operatori di vendita. Aumenti sempre forfettari e divisi in due rate sono quelli che il rinnovo del contratto collettivo nazionale ha previsto per chi di lavoro fa l’operatore di vendita. Quelli che rientrano nella prima categoria avranno 165,20 euro a luglio 2024 e 165,20 euro a luglio 2025, per un totale di 330,40 euro, mentre quelli di seconda categoria riceveranno per due volte 138,69 euro, e quindi 277,38 euro andando a sommare i due importi.



Le cifre seguenti vengono riparametrate per i quadri e per tutti gli altri livelli, pertanto quello per il quarto livello è l’importo preso “a parametro” per quelli di tutti gli altri livelli di inquadramento.

Per i dipendenti “quadro” si parla di due tranche da 303,81 euro ciascuna: 607,62 euro in totale; per il primo livello il forfettario sarà di 273,67 euro per ogni tranche. Il totale è quindi 547,34 euro; per il secondo livello verranno invece corrisposti 236,73 euro a luglio 2024 e 236,73 euro a luglio 2025, quindi 473,46 euro totali; i lavoratori di terzo livello troveranno 202,34 euro in più in entrambi i mesi coperti dall’aumento. In tutto per loro si arriva quindi a 404,68 euro; il quarto livello, come detto, ha un totale di 350 euro: 175 euro ora e 175 euro l’anno prossimo, sempre a luglio; il quinto livello scende a 158,11 euro: l’importo complessivo è dunque 316,22 euro; per il sesto livello saranno corrisposti 141,95 euro nel luglio di quest’anno e 141,95 euro l’anno prossimo. Sommandoli si raggiungono 283,90 euro; infine, i dipendenti di settimo livello avranno un aumento di 121,53 euro per questo mese. Mettendolo insieme a quello di luglio 2025 si toccano i 243,06 euro.

Alcune precisazioni

L’aumento in questione è stato previsto dal rinnovo del contratto di lavoro dello scorso marzo. Quello nuovo ha validità fino al prossimo 31 marzo 2027. Il nuovo contratto evidenzia che gli aumenti riguardano solo chi risultava già assunto lo scorso 22 marzo 2024, data in cui l’accordo ha ufficialmente sostituito quello precedente.

Anche i lavoratori apprendisti potranno contare su buste paga più alte del solito per effetto del rinnovo contrattuale. Il loro aumento sarà però proporzionato al trattamento economico del contratto collettivo nazionale di lavoro del 30 luglio 2019. Per chi ha un contratto di lavoro dipendente part time il forfettario sarà ridotto sulla base delle ore lavorate. Lo stesso vale “per i casi di assenze o aspettative non retribuite, part time, sospensioni e/o riduzioni dell’orario di lavoro concordate con accordo sindacale, instaurazioni e cessazioni di rapporti di lavoro durante il periodo” che va dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2023.