CATANIA – Per sei giovani tra i 25 e i 20 anni, tra cui un minorenne, la Questura di Catania ha disposto sei Daspo Willy e la custodia cautelare al termine delle indagine condotte sulle due distinte aggressioni avvenute in due discoteche catanesi.
Operazione “disco gang”
Aggredivano in discoteca vittime ignare, per futili motivi o senza proprio averne uno, per far scoppiare risse degenerate anche in veri e propri pestaggi. Questa la tecnica del “branco” che lo scorso 11 febbraio e il 2 marzo ha agito in due discoteche catanesi.
A febbraio, la gang di giovanissimi era riuscita a sfilare un cerchietto dalla testa di una ragazza, provocando la reazione del fidanzato e gli amici nella pista da ballo. Ne è nato uno scontro in cui, in due, hanno preso a colpi di casco chiunque provasse a difenderla. Provocando ferite a 4 persone.
A marzo, senza alcun motivo, in sei (ma spalleggiati in 20) hanno aggredito uno studente fuorisede con schiaffi e pugni causandogli una prognosi di sette giorni per trauma cranico lieve. Le telecamere della discoteca hanno ripreso i momenti sia all’interno che all’esterno della discoteca, registrando le sequenze del pestaggio.
Sei Daspo Willy a Catania
Per i sei autori delle due distingue aggressioni, non collegate tra loro, avvenute nelle due discoteche catanesi il Questore di Catania ha disposto sei Daspo Willy: per tre anni Domenico Bosco (21 anni) Salvatore Condorelli (25 anni), Giovanni Stuppia 20 anni), Orazio Foti (25 anni), Leonardo Manganaro (20 anni) e Antonino Privitera (25 anni) non potranno accedere a discoteche e locali pubblici in tutta la provincia di Catania. La violazione della misura prevede l’arresto da 1 a 3 anni e una multa da 10 mila e fino a 24 mila euro
Giovani già noti alla giustizia, figli di famiglie criminali
Come specificato in conferenza stampa dal vice dirigente della Squadra Mobile della Questura di Catania, Cristina Fatuzzo, l’operazione “Disco gang” ha disposto misure cautelari e Daspo Willy a giovani che sono “soggetti vicini a contesti di criminalità anche organizzata. Quasi tutti hanno precedenti per resistenza, oltraggio, minaccia a pubblico ufficiale“