CATANIA – Il Consiglio comunale, presieduto da Sebastiano Anastasi, ha approvato il regolamento per le procedure sanzionatorie amministrative e quello per l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale.
Il primo regolamento, approvato all’unanimità dai 30 presenti, è stato illustrato dall’assessore alle Attività produttive Giuseppe Gelsomino. Questo documento fornisce all’Amministrazione uno strumento essenziale, elaborato in conformità con la legge sul procedimento amministrativo (L. 241/90) e il decreto sulla semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi (DPR 1199/1971). Il regolamento si concentra su vari aspetti, tra cui: cumulo giuridico, richiesta di riduzione della sanzione al minimo edittale, determinazione dell’importo della sanzione maggiorata in funzione del ritardo nel pagamento, richiesta di rateizzazione, sequestro e confisca. La delibera è stata approvata con tre emendamenti proposti dall’Amministrazione e presentati dal presidente della X Commissione, Erio Buceti, e un emendamento dell’Amministrazione votato dall’Aula.
Il secondo regolamento, approvato con 24 voti favorevoli e quattro contrari, riguarda l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale e il servizio di vigilanza ambientale, decoro urbano e controllo della gestione dei rifiuti. Illustrato dall’assessore all’Ecologia e Ambiente, Salvo Tomarchio, il documento crea una nuova figura incaricata di garantire e monitorare l’igiene ambientale e il rispetto delle normative sulla gestione dei rifiuti. L’ispettore ambientale avrà il compito di accertare le violazioni riguardanti il corretto conferimento dei rifiuti urbani. Il regolamento è stato approvato con undici emendamenti proposti dall’Amministrazione, di cui la maggior parte presentati dalla presidente della IV Commissione consiliare, Gianina Ciancio, quattro dalla presidente della VII Commissione, Serena Spoto, e uno da Erika Bonaccorsi.
I due regolamenti sono stati trattati in seguito a un prelievo rispetto all’ordine del giorno, che prevedeva la delibera sull’affidamento del servizio di tesoreria comunale, su cui è poi mancato il numero legale.