CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito delle indagini a carico di un 22enne catanese, indagato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, ha chiesto e ottenuto nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Catania, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella, maggiormente afflittiva, della custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa.
In particolare, gli stessi militari, il 18 aprile scorso, avevano fermato la sua l’attività di spaccio arrestandolo e trovandogli poi nel marsupio 60 involucri di cocaina per un peso complessivo di oltre 20 grammi e 100 euro in contanti, nonché, una radio del tipo walkie talkie utilizzati solitamente per i collegamenti con le vedette.
Spaccio a Catania
I carabinieri avevano scoperto come il ragazzo avesse allestito un florido commercio di stupefacenti, su strada, appena fuori un palazzo di via Capo Passero, nel popoloso quartiere di “San Giovanni Galermo”, dove durante le ore notturne, poteva essere avvicinato dai “clienti” senza essere visto, approfittando di una zona poco trafficata e in ombra.
In tale occasione il pusher, arrestato, era stato sottoposto dall’Autorità Giudiziaria all’obbligo di dimora e all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria nella Stazione di Viagrande, dove non si è mai presentato per firmare.
Ennesimo episodio
A distanza di circa un mese, il 24 maggio scorso, i militari del Nucleo Operativo di Fontanarossa, trovandolo un’altra volta in via Capo Passero intento a spacciare, lo hanno nuovamente arrestato.
In tale occasione, lo hanno osservato mentre, con una radiolina in una mano e due buste nell’altra, “riceveva” a turno giovani a bordo di auto ai quali cedeva involucri di colore giallo o bianco, presi dalle predette buste, per poi ricevere del denaro in cambio.
Nonostante il tentativo del 22enne di sfuggire agli operanti rifugiandosi all’interno dell’androne del vicino palazzo, i carabinieri lo hanno sorpreso alle spalle accedendo dal retro dello stabile, riuscendo a bloccarlo e ad arrestarlo.
Questa volta gli investigatori gli hanno trovato 26 involucri termosaldati contenenti 4 grammi di cocaina, 39 involucri contenenti 9,5 grammi di cocaina, una radio ricetrasmittente e la somma di 20 euro, considerati i primi incassi dell’attività di spaccio.
Aggravamento della misura
Il giovane, già gravato da precedenti giudiziari specifici, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria che ha convalidato l’arresto.
L’attività svolta dai militari dell’Arma è stata compendiata all’Autorità Giudiziaria che ha poi emesso il provvedimento di aggravamento in argomento.
I carabinieri del Nucleo Operativo di Fontanarossa hanno eseguito la misura associando il 22enne al carcere catanese di Piazza Lanza.