“Questa segreteria è un presidio”. Da Crosetto a Galvagno, Fdi mobilitata per Manlio Messina

“Questa segreteria è un presidio”. Da Crosetto a Galvagno, Fdi mobilitata per Manlio Messina

CATANIA – Elezioni europee, governo Schifani e il generale Vannacci, ma anche una stoccata al centro sinistra in grado di fare “solo polemica ideologica“. Manlio Messina, vice capo gruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, ha inaugurato la propria segreteria politica catalizzando su Catania le attenzioni dei vertici nazionali, regionali e provinciali, del partito.

 

 

L’ex assessore regionale al Turismo, fedelissimo di Giorgia Meloni, eletto alla Camera ad ottobre 2022, è  intervenuto anche sulle possibili performance degli avversari di coalizione alle prossime elezioni europee. Sul governo Schifani ha detto: “Sta facendo un buon lavoro, non mancherà a lui migliorarsi“.

segreteria Manlio Messina

Manlio Messina all’esterno della segreteria politica a Catania

Centro destra in gran forma

Il centro destra è in gran forma – ha spiegato Messina – l’ultima performance elettorale ci ha visto sempre avanti, anche di gran lunga. Questo significa che il lavoro che stiamo facendo sui territori, ma anche a livello nazionale, sta dando i suoi risultati. Speriamo di confermarlo anche altrove“. Vincere in Europa vorrebbe dire per Fratelli d’Italia avere anche maggiore peso in Sicilia, all’interno del governo Schifani. Il risultato dell’8 e 9 giugno sarà una sorta di “resa dei conti” per gli equilibri di maggioranza a Palermo, “congelati” dopo la bocciatura del disegno di legge sulle province all’Ars. 

 

Schifani? “Uomo di grande esperienza, può anche migliorarsi

Lo scossone di febbraio è lontano, ma non troppo. “È un governo (quello Schifani, ndr) che come tutti ha una fase di rodaggio, ma adesso credo che sia partito e stia dando risultati importanti – ha spiegato il vice capo gruppo di Fdi alla Camera da Catania -. Anche questi sono abbastanza evidenti: il bilancio è solido e continua a ripianare i debiti pregressi. Questo significa che si sta facendo un buon lavoro“. Da Manlio Messina un apprezzamento personale all’ex presidente del Senato, oggi governatore in Sicilia, Renato Schifani: “È un uomo di grande esperienza, non mancherà a lui continuare questo percorso e magari migliorarsi. C’è tempo anche per questo“.

Forza Italia favorita alle Europee, Vannacci una dimostrazione di democrazia

A chi fa notare i pronostici positivi di Forza Italia, Manlio Messina ha risposto dicendo di “non guardare a casa degli altri“. “Noi stiamo facendo un lavoro capillare sul territorio. Abbiamo candidati tutti molto forti, preparati, soprattutto che vengono dalla nostra storia. Il resto conta poco. Non guardiamo a casa degli altri, anche se sono convinto che Fratelli d’Italia si confermerà ancora primo partito della coalizione“. Da Forza Italia alla Lega, Manlio Messina ha commentato anche la candidatura di Roberto Vannacci. “Gli auguro di fare bene, io lo auguro a tutti. Chi si candida manifesta una grande attenzione per la democrazia. In questo paese e contrariamente a quanto si dica c’è una grande democrazia e lo si dimostra anche dalle candidature. Lui troverà gente che lo voterà“. Spostandosi sul centro-sinistra Messina ha aggiunto: “Non fa un’opposizione, fa semplicemente una polemica ideologica su cose che riguardano 80 anni fa. Ci piacerebbe un’opposizione che svolgesse il suo ruolo negli argomenti che interessano gli italiani. Su quello purtroppo hanno poco da dire, perchè il Governo sta facendo bene“.



 

In sei tagliano il nastro. Crosetto in collegamento

A tagliare il nastro delle sede segreteria politica di Manlio Messina sono stati in sei: lo stesso capo gruppo alla Camera, il sindaco di Catania Enrico Trantino, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il capo gruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti, il senatore Salvo Pogliese e il coordinatore provinciale Alberto Cardillo. Presenti Wanda Ferro, sottosegretaria al Ministero dell’Interno, e Giovanni Donzelli, coordinatore nazionale del partito. In collegamento anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto.

segreteria Manlio Messina

Wanda Ferro e Gaetano Galvano

La segreteria politica di Manlio Messina è un presidio politico che si apre in Sicilia“, condizione su cui ha argomentato anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. “Il fatto che esistano politici come Manlio Messina, che aprono presidi di ascolto, centri di aggregazione, come posti dove creare tavoli di lavoro in sinergia per determinati disegni di legge, non è un atteggiamento solito in Sicilia“. Galvagno ha messo l’accento sulla “territorialità” dei rappresentanti di Fratelli d’Italia. “A differenza di altri la nostra classe dirigente si muove a 360°“. Come quasi a fare un pronostico sui seggi di Bruxelles il presidente dell’Ars ha aggiunto: “I due-tre seggi possono venire, la scommessa deve essere riuscire a fare lo stesso risultato che noi facemmo a livello nazionale. Ci stiamo mobilitando per riuscire a fare una percentuale maggiore del 7,40% siciliano“.

 

 

Centro studi Sicilia Mediterranea contro il “razzismo culturale della Sinistra

Per affrontare la “superiorità culturale presunta della Sinistra” Fratelli d’Italia ha creato il Centro studi Sicilia Mediterranea, partendo da una base per cui la superiorità culturale della Sinistra è frutto del “loro razzismo culturale e dalla loro prosopopea“. Il Mediterraneo collega Fratelli d’Italia all’Europa, lo ha spiegato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, “perchè c’è stata un’Europa che credeva di poter riprogrammare culturalmente i pre-moderni, i mediterranei“.

 

 

In collegamento, l’esponente di Fdi ha specificato che “il Mediterraneo ci dimostra l’importanza della difesa dei confini, della difesa del Made in Italy, della difesa della famiglia naturale. Noi vogliamo che l’Europa sia sempre più mediterranea e meno nordica“. Per il ministro alla Difesa Crosetto, il Centro studi Sicilia Mediterranea è “un luogo di rielaborazione del pensiero che può portare la Sicilia al centro del Mediterraneo, non solo fisicamente ma anche da un punto di vista politico. Delle strategie – ha spiegato Crosetto – dell’elaborazione del futuro del Mediterraneo“.

Gli altri interventi della politica in collegamento

 

 

Alcuni scatti