Siccità, Confagricoltura Catania dopo l’ok all’emergenza idrica: “Fondi assolutamente insufficienti”

Siccità, Confagricoltura Catania dopo l’ok all’emergenza idrica: “Fondi assolutamente insufficienti”

SICILIA – Il Consiglio dei ministri n°80 ha concesso alla Sicilia 20 milioni di euro, approvando la richiesta di stato di emergenza idrica per siccità. In Sicilia non piove da sei mesi, le precipitazioni di maggio sono state insufficienti. La cabina di regia contro la siccità, voluta dal presidente della Regione Renato Schifani, ha presentato il dossier siccità ad aprile. All’interno sono contenute misure, come rigenerazione e trivellazioni di vecchi e nuovi pozzi d’acqua e acquisto di autobotti, riattivazione dei dissalatori, presentate al Governo con il rapporto Siccità 2024 e che grazie al finanziamento nazionale potranno diventare interventi di “rapida attuazione.  

Cosa può fare la Sicilia con i 20 milioni in arrivo da Roma

A Consiglio dei ministri ancora in corso, i ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin, sono andati in conferenza stampa per anticipare le misure pensate a sostegno di tutto il comparto agricolo nazionale. Negli stessi minuti arrivava dalla Regione Siciliana la notizia dell’ok del governo alla richiesta di stato di emergenza nazionale per siccità, che permetterà alla regione di: acquistare nuove autobotti nei Comuni in crisi idrica e procedere alla sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali. Realizzare circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati. Oltre al revamping di una trentina di sorgenti.

Inoltre, grazie ai 20 milioni concessi dal governo Meloni, la Regione potrà avviare un potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte e la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass. Resta in stand by la riattivazione dei dissalatori di Agrigento e Porto Empedocle. Questa ristrutturazione, secondo quanto comunicato da Palermo, è in fase di valutazione perché richiederà tempi di più lunghi. 



Arcoria (Confagricoltura Catania): “La sfida resta troppo grande

A pochi giorni dal Cdm e prima che il governatore Schifani comunicasse la sua partenza per Roma, per partecipare al Consiglio dei ministri in cui sarebbe stata discussa la richiesta di stato di emergenza idrica per siccità della Sicilia, Confragricoltura Catania aveva chiesto l’intervento della prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi. Il presidente Giosuè Arcoria aveva inviato anche una lettera a tutti i sindaci, invitandoli ad unirsi alla richiesta della confederazione provinciale degli agricoltori.

Arcoria ha commentato la notizia dell’approvazione dello stato di emergenza, sottolineando la difficoltà del compito che aspetta tutta la Sicilia e che i fondi potrebbero non bastare. “Come presidente di Confagricoltura Catania, accolgo con favore la decisione del Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia e di stanziare i primi 20 milioni di euro. Tuttavia – ha detto il presidente di Confagricoltura etnea a NewSicilia è importante sottolineare che la sfida che ci attende è ancora grande, troppo grande ed i fondi attualmente disponibili sono assalita insufficienti per affrontarla in modo adeguato. Continueremo a lavorare per garantire che vengano destinati ulteriori finanziamenti e risorse per sostenere i nostri agricoltori e proteggere il settore agricolo dalla siccità”.