Sciopero su scala regionale indetto da Faisa Cisal

Sciopero su scala regionale indetto da Faisa Cisal

SICILIA – L’organizzazione sindacale Faisa Cisal ha proclamato uno sciopero di 4 ore su scala regionale per la giornata di mercoledì 21 febbraio.

La segreteria regionale Faisa Cisal dice “no a una finanziaria iniqua, inadeguata e inefficace nei confronti del trasporto locale pubblico e privato in Sicilia“.

Sciopero 21 febbraio

Il Governo Regionale aveva previsto una norma ad hoc per il rilancio dell’Azienda Sicilia Trasporti spa (Socio Unico Regione Siciliana), nella legge di stabilità 2024 – 2026, approvata dalla Giunta, ma così, purtroppo non è andata.

Tramite tale norma, l’Ast spa avrebbe goduto di una ricostituzione di capitale per il superamento della crisi aziendale, ad essa, dovevano essere destinati, complessivamente, 20 milioni di euro di cui 10 nell’esercizio 2024 e 5 annui negli esercizi 2025 e 2026.

Invece, inaspettatamente, durante l’iter di approvazione della stessa Finanziaria, l’emendamento è stato ritirato, malgrado le assicurazioni fornite in tal senso, da parte dello stesso Governo Regionale.

La nota del sindacato

“Come sindacato, unitamente ai lavoratori rappresentati siano essi dipendenti dell’AST SPA, che lavoratori in somministrazione, in missione nella stessa Società, abbiamo creduto convintamente che il Governo Regionale stesse prestando finalmente particolare attenzione alla propria Partecipata per costruire un nuovo percorso di rilancio aziendale, condiviso con le forze sociali che con tanta pazienza hanno dato fiducia anche all’attuale Governace aziendale“, si legge in una nota.

Invece, “si sono aperti nuovi scenari, più che mai incerti, sviluppatesi nella direzione diametralmente opposta a quelli enunciati, tali da porre in serio pregiudizio la continuità aziendale della Partecipata Regionale, e con essa, la tenuta dei livelli occupazionali con particolare riferimento a quelli dei lavoratori in somministrazione che da anni presentano la propria attività lavorativa in missione, presso la stessa Partecipata Regionale“.

Inoltre: “Come sindacato, abbiamo pure consapevolezza che con il bene placet dei Governi Regionali, succedutisi nel tempo, di fatto, si è voluto agevolare un processo di smobilitazione dell’Azienda Siciliana Trasporti, a favore di alcune Aziende e/o Gruppi privati, cosicché da condizionare significativamente lo stesso sviluppo del TPL nell’isola, ciò è dire il privato ‘basta pensare che la Partecipata Regionale ha da sempre esercitato le linee più antieconomiche possibili e le Aziende private, invece, quelle più remunerative possibili‘”.

Eppure, malgrado i profitti, gli Operatori di Esercizio dipendenti delle Aziende private, vengono sottoposti a ritmi, tempi e turni di lavoro stressanti, al limite della stessa tenuta psico – fisica, che va a discapito della stessa regolarità e sicurezza dell’ esercizio automobilistico“, concludono.