PALERMO – La Polizia di Stato continua l’incessante attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo, attraverso la predisposizione di mirati servizi di prevenzione e controllo del territorio.
In arresto, lo scorso fine settimana, un palermitano sorpreso con delle dosi di crack e che dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Spaccio a Ballarò
Sabato notte, intorno alle ore 02,30 i poliziotti della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile nel transitare per via Albergheria, hanno notato due persone intente a confabulare tra loro che, alla vista degli operatori di polizia, hanno tentato di far perdere le proprie tracce.
Gli agenti, ritenendo sospetto il loro atteggiamento, li hanno fermati e hanno proceduto alla loro identificazione.
Durante le fasi del controllo uno dei due uomini è stato trovato in possesso di tre dosi di crack opportunamente confezionate e pronte alla cessione.
I poliziotti, ritenendo che lo stesso ne avesse occultate altre nelle immediate vicinanze al luogo dell’intervento, hanno iniziato a ispezionare la strada cercando tra le auto in sosta e negli anfratti dell’arredo urbano.
L’ispezione
Dopo pochi istanti dall’inizio delle ricerche, l’uomo trovato in possesso dello stupefacente, spontaneamente, ha segnalato agli agenti il sottoruota di una vettura parcheggiata dove è stato rinvenuto un fazzoletto di carta con all’interno 16 dosi di crack confezionate allo stesso modo delle tre dosi precedentemente rinvenute.
Tutta la droga è stata posta sotto sequestro, mentre l’uomo è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Arresto convalidato
L’arresto, in sede di giudizio, è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Giova precisare che l’odierno destinatario di misura restrittiva, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.