CATANIA – Dietro l’agguato mortale di Paolo Salvaggio, il 60enne ribattezzato come “Dum Dum“, c’era anche il catanese Benedetto Marino, 45 anni; il giorno dell’omicidio – avvenuto l’11 ottobre del 2021 a Buccinasco – l’uomo faceva da autista all’auto di uno dei killer.
L’omicidio di Paolo Salvaggio
A Salvaggio, malato terminale, restavano pochi mesi di vita, ma per qualcuno non era sufficiente: doveva morire prima, ucciso con diversi colpi di pistola mentre era fermo al semaforo di via della Costituzione a bordo di una bici.
Erano le 10,03 – la vittima era ai domiciliari con permesso di uscire tra le 10 e le 12 – quando due uomini in scooter gli spararono per quella che era una vendetta personale. Dalle indagini degli inquirenti, infatti, non è mai emerso alcun coinvolgimento della mafia.
Chi era il catanese che guidava l’auto di uno dei killer
Secondo quanto riportato dai colleghi di Milano Today, il catanese Benedetto Marino avrebbe partecipato alle fasi logistiche dell’agguato. Sarebbe stato alla guida di una Peugeot 3008 parcheggiata nelle vicinanze del luogo del delitto, pronto a far salire in auto uno dei due killer, così da consentirgli una fuga veloce.
Lo scooter con cui i due killer spararono a Salvaggio venne ritrovato l’aprile dell’anno successivo a Milano, in un’area boschiva tra via San Giusto e via Forze Armate.
La svolta è arrivata da alcune immagini di videosorveglianza della zona: qui si vede un uomo che si allontana con un casco in mano e sale a bordo di quella Peugeot 3008 ferma lì vicino, con lo sportello già aperto, e giunta sul luogo cinque minuti prima del fatto di sangue. A guidare quell’auto, stando alle indagini, ci sarebbe stato proprio il catanese Benedetto Marino, arrestato nelle scorse ore.
In foto la vittima, Paolo Salvaggio