Operaio morto ustionato in nave, tre condanne e un’assoluzione

Operaio morto ustionato in nave, tre condanne e un’assoluzione

PALERMO – Condannati in primo grado per omicidio colposo tre dei quattro imputati per la morte di Alessandro Di Trapani, l’operaio morto bruciato nel maggio 2014 sulla nave Cossyra della società Traghetti delle Isole, ormeggiata fuori dall’area di Fincantieri.

Le condanne sono state decise dal giudice della seconda sezione del tribunale di Palermo, Andrea Innocenti.

Chi sono i condannati

  • Vincenzo Chiavazzo, titolare della Elyteam (la ditta per cui Alessandro Di Trapani lavorava): 3 anni di carcere;
  • Francesco Fontana, legale rappresentante della “Traghetti delle isole spa” e armatore della nave: 1 anno e 6 mesi;
  • Gaspare Cavasino, comandante della Cossyra e responsabile della sicurezza a bordo: 1 anno e 6 mesi.

Per loro tre scatta anche l’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e delle persone giuridiche per la durata delle singole condanne. Chiavazzo, inoltre, per cinque anni è interdetto dai pubblici uffici. È questa la sentenza a cui si è giunti a distanza di 9 anni dalla morte dell’operaio e dopo 5 cambi di giudici.

Chi è l’assolto

L’unico imputato assolto è Natale Pizzimenti, il direttore di macchina della motonave. È stato giudicato innocente, poiché “non ha commesso il fatto”.



La sua morte si poteva evitare

Alessandro Di Trapani faceva l’elettricista e aveva 41 anni. È morto per le ustioni riportate perché non indossava dispositivi di sicurezza personale. A quanto pare la sua morte poteva essere evitata: sarebbe bastata una normale tuta blu in cotone per salvargli la vita. Purtroppo invece indossava una tuta in acrilico.

Il padre di Alessandro: “Ho avuto giustizia

Il padre di Alessandro, Pippo Di Trapani, ha assistito alla sentenza, al termine della quale ha affermato: “Finalmente ho avuto giustizia“. La madre della vittima, Angela Sarzana, purtroppo non ha fatto in tempo ad assistere al verdetto: è morta qualche anno fa, dopo essersi ammalata.

Soddisfatti anche gli avvocati di parte civile che hanno assistito i familiari: Fabio Lanfranca per i genitori e un fratello della vittima, Enrico Sanseverino per la moglie e la figlia di Alessandro Di Trapani, Serena Romano e Oriana Limuti per gli altri familiari.

Foto di repertorio