CATANIA – È stato denunciato a Catania un 38enne di origini marocchine, responsabile di tentato furto aggravato, dai carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando provinciale.
Il provvedimento è stato eseguito durante un’attività finalizzata al contrasto dei reati predatori, in particolare di autovetture o di parti di esse. Il comando provinciale dell’Arma ha da tempo disposto l’implementazione di specifici servizi preventivi.
Segnalazione arrivata da un passante
In tale contesto, l’equipaggio di una “gazzella”, grazie anche alla segnalazione di un passante che ha subito avvertito la Centrale Operativa dell’Arma dopo aver notato un uomo aggirarsi tra alcune autovetture parcheggiate lungo la via Vittorio Emanuele, è intervenuto in loco avviando le ricerche.
Ladro si distende sui sedili per non essere notato
Nel frangente i militari, dopo aver perlustrato l’area, hanno localizzato il 38enne all’incrocio tra la predetta via V. Emanuele e la via Politi, il quale, alla loro vista, ha tentato invano di rifugiarsi all’interno di una Fiat Panda, venendo comunque bloccato nonostante si fosse disteso sui sedili, nella speranza di non essere notato.
L’uomo è stato quindi identificato dai carabinieri che hanno accertato come il soggetto, dopo aver infranto il finestrino posteriore destro dell’autovettura dove aveva cercato di nascondersi, aveva smontato quanto di suo interesse.
Questo perché erano frutto di “ordinazioni” ben precise: il cruscotto, il vano portaoggetti e componenti dell’autoradio, salvo poi essere interrotto dallo “sgradito” intervento dei militari.
Contrasto ai furti
L’attività in esame si inserisce nel solco della mirata campagna di contrasto ai furti di parti di autovetture o motoveicoli avviata dal comando provinciale di Catania lo scorso gennaio, ancora pienamente in corso, con risultati operativi sicuramente significativi.
I militari dell’Arma infatti, sia colpendo ladri e ricettatori su strada, che dopo aver “passato al setaccio”, in città e in provincia, diversi autodemolitori, officine e auto-ricambisti, alcuni dei quali assolutamente abusivi o non perfettamente in regola, hanno finora operato 7 arresti in flagranza e 18 denunce a piede libero, contestando in alcuni casi anche violazioni in materia ambientale, connesse alla gestione e smaltimento dei rifiuti speciali.