Raffica di furti in appartamento, dopo numerosi colpi è stato arrestato

Raffica di furti in appartamento, dopo numerosi colpi è stato arrestato

PALERMO – Raffica di furti in appartamento. Dopo l’ultimo di una serie di 5, il malvivente è stato incastrato.

Al momento del suo arresto da parte della polizia, è stato trovato in possesso di gioielli e oggetti preziosi rubati poco prima, oltre a vari strumenti da scasso.

Nei giorni precedenti, la polizia aveva arrestato un individuo di 61 anni, accusato di aver compiuto quattro furti effettivi e di aver tentato il quinto. Durante le indagini è emerso che su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dal tribunale.

Furti in appartamenti: i fatti

La ricostruzione iniziale indica che l’uomo avrebbe colpito diverse abitazioni nella stessa serata. Almeno due di queste si trovavano in condomini diversi in via Alessi, mentre un’altra si trovava in via Marchese di Villabianca.

Testimoni avrebbero riferito di aver udito rumori sospetti e avrebbero allertato il numero di emergenza 112, segnalando un individuo che si intrufolava negli appartamenti, arrampicandosi lungo le grondaie e saltando da un balcone all’altro.

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti e, basandosi sulle poche informazioni disponibili, hanno iniziato a cercare il sospettato.



Le ricerche hanno dato esito positivo quando gli agenti in pattuglia hanno fermato un uomo che si muoveva vicino via Alessi, durante le ore serali, con uno zaino.

Dalla fuga alla perquisizione

Dopo un breve tentativo di fuga, il sospettato è stato identificato e perquisito. Durante la perquisizione, sono stati trovati gioielli in oro, orologi e altri oggetti dal valore complessivo di oltre 15mila euro.

Soprattutto, dagli ulteriori accertamenti è emerso che questi oggetti erano stati rubati poco prima in alcune case che erano state appena svaligiate.

L’arresto

L’individuo, corrispondente alla descrizione fornita dai residenti, è stato quindi arrestato e portato agli uffici di polizia per le procedure formali.

Successivamente è venuto alla luce che il 61enne era soggetto a un provvedimento giudiziario con cui la sua misura cautelare era stata aggravata: dai domiciliari alla detenzione in carcere.

Dopo l’emissione di questo provvedimento, tuttavia, l’uomo era sparito per evitare, senza successo, di essere incarcerato.