Muore davanti alla sede Sky, il giovane siciliano bloccato dai vigilantes aveva assunto droghe

Muore davanti alla sede Sky, il giovane siciliano bloccato dai vigilantes aveva assunto droghe

PALERMO – Sembra che avesse assunto cocaina e cannabis l’uomo morto dopo essere stato bloccato da due vigilantes, davanti alla sede di Sky di Rogoredo, nella periferia di Milano. Si chiamava Giovanni Sala e aveva 34 anni. A quanto pare, era solito frequentare un luogo di spaccio nelle vicinanze, il cosiddetto “bosco della droga” di Rogoredo.

La ricostruzione dei fatti

Grazie alla presenza delle telecamere di videosorveglianza, è stato possibile ricostruire dall’inizio la tragica vicenda. L’uomo coinvolto, un 34enne originario di Palermo che risiedeva nella provincia di Varese, con precedenti penali per reati contro la persona, tra cui maltrattamenti familiari e stalking, si è avvicinato alla sede dell’emittente televisiva.

Tuttavia, le guardie lo hanno allontanato. Nonostante ciò, egli ha continuato ad avvicinarsi più volte al luogo, girando in mezzo alla strada e addirittura cercando di superare la recinzione, togliendosi anche la maglietta. I due nel frattempo avevano allertato le forze dell’ordine per poi uscire in modo da affrontare l’uomo.



Lo hanno immobilizzato. Nello specifico, uno dei vigilantes lo avrebbe bloccato a terra con un ginocchio appoggiato sulla sua schiena. È in quel momento che l’uomo ha accusato un improvviso malore. Inizialmente, si pensava che potesse trattarsi di un caso di intossicazione da alcol. Tuttavia, quando i soccorritori sono arrivati, si sono trovati di fronte a un giovane che era già in arresto cardiaco. Una volta che le guardie hanno riconosciuto la gravità della situazione, hanno richiesto assistenza medica e hanno tentato di rianimarlo, impiegando anche un defibrillatore. L’ambulanza ha trasportato l’uomo all’ospedale San Raffaele, dove i medici hanno purtroppo constatato il suo decesso.

Aperto fascicolo per omicidio colposo

Il magistrato ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha registrato i nomi delle due guardie coinvolte. Dall’esame preliminare non emergono segni di ferite o traumi.

In attesa dell’autopsia

Sarà determinante l’esito dell’autopsia che si terrà venerdì per fare luce sull’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Sorge spontaneo chiedersi che ruolo abbiano ricoperto le due guardie nel decesso del 34enne. Non è chiaro se il loro intervento abbia violato o meno le regole da seguire in casi del genere. Chiarire il tutto è l’obiettivo dell’inchiesta, condotta dalla Squadra mobile e coordinata dal pm di Milano, Alessandro Gobbis.

Dubbi e perplessità

Sembra che successivamente agli eventi, i due vigilantes abbiano cercato di minimizzare l’azione di contenimento che hanno mess in atto. Le indagini saranno necessarie per determinare se l’individuo di 34 anni stesse davvero cercando di entrare nell’edificio e in che modo ciò sia avvenuto. Pare che al momento dell’intervento delle due guardie, l’uomo – con una corporatura normale – si trovava in prossimità delle strisce pedonali di fronte alla sede di Sky. Non sembra che in quel momento rappresentasse una minaccia effettiva.