San Gregorio di Catania, ragazzi della scuola “Purrello” sempre più vicini alla soluzione del problema

San Gregorio di Catania, ragazzi della scuola “Purrello” sempre più vicini alla soluzione del problema

SAN GREGORIO DI CATANIA –Eppur qualcosa si muove“: si è rivelato proficuo l’incontro tenutosi ieri tra sindaco di San Gregorio di Catania, Seby Sgroi, e il dirigente scolastico dell’Istituto “Purrello”, Andrea Saija, per risolvere il problema della collocazione degli alunni di sei classi della terza media.

L’esigenza nasce a seguito dei lavori di consolidamento che dovrebbero iniziare a partire dal mese di settembre, per la messa in sicurezza del plesso della scuola “Purrello” sito in via Umberto.

Alla ricerca della soluzione migliore

L’amministrazione comunale, dunque, in collaborazione col preside Saija, sta lavorando alacremente per trovare le soluzioni migliori per tutti e le più economiche per le casse del Comune.

A quanto pare, nella giornata di ieri, sarebbero state individuate quattro classi su sei dove poter allocare i ragazzi. Le strutture potrebbero essere la stessa scuola o addirittura altri locali del Comune che svolgono una funzione pubblica.

Se così fosse rimarrebbero solo due classi da inserire in una possibile turnazione ma il sindaco, Sgroi, insieme all’assessore ai Lavori pubblici, Salvo Cambria, stanno cercando di evitare turnazioni per dare a tutti i ragazzi una maggiore stabilità logistica e didattica.

La soddisfazione dei genitori

L’ipotesi di trasferire i ragazzi in via Mazzaglia a Canalicchio, quindi, pare sia sfumata con grande soddisfazione dei genitori che si erano fermamente opposti a questa possibilità.

Sembra che la soluzione sia stata trovata – ha commentato Giorgia Alosi, rappresentante del comitato dei genitori – ma sarà il sindaco a renderla nota giovedì“.

Il sindaco Sgroi, dunque, a breve comunicherà quale soluzione definitiva è stata intrapresa anche perché il tempo incalza e l’inizio delle attività didattiche avverrà tra un mese.

Articolo redatto in collaborazione con Alfio Patti