AGRIGENTO – Durante gli scavi nella Valle dei Templi, nella Casa VII b, parte del complesso abitativo a nord del tempio di Giunone, è emerso uno straordinario deposito votivo che comprende almeno sessanta statuette, protomi e busti femminili in terracotta, lucerne, piccoli vasi, frammenti di bronzo e una grande quantità di ossa.
I reperti rappresentano una testimonianza preziosa delle dinamiche legate alla distruzione di Akragas nel 406 a.C. per mano dei Cartaginesi. Gli abitanti, costretti a fuggire verso Gela, lasciarono dietro di sé tutto ciò che aveva costituito la loro vita quotidiana e le loro credenze religiose.
L’intera campagna di scavi è finanziata e supportata dalla Regione Siciliana attraverso il Parco archeologico, diretto da Roberto Sciarratta, e viene guidata dall’archeologa Maria Concetta Parello.
Questi ritrovamenti offrono l’opportunità di comprendere meglio la storia e il contesto di Akragas durante quel periodo tumultuoso.
I ritrovamenti negli scavi della Valle dei Templi, parla l’assessore Scarpinato
L’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di restituire alla Sicilia momenti significativi della sua storia attraverso questi ritrovamenti. “La Valle dei Templi sta vivendo una stagione di grande interesse con un elevato afflusso di visitatori, e questi reperti aggiungono ulteriore valore a questa esperienza“.
Il deposito votivo sembra essere stato collocato sopra i livelli di distruzione della casa, indicando che gli oggetti al suo interno potrebbero essere stati recuperati dagli abitanti dopo la distruzione della città. Tuttavia, sarà necessario proseguire la ricerca per definire con precisione la funzione di questo deposito e stabilire le connessioni stratigrafiche tra di esso e i livelli di vita e abbandono della casa.
Pianificata fase restauro per i reperti ritrovati
Inoltre, è già stata pianificata la fase di restauro per i numerosi reperti recuperati, al fine di prepararli per una futura valorizzazione e presentazione al pubblico. Il direttore del Parco Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, ha evidenziato “l’importanza di questo intervento scientifico e dei risultati significativi che ha già prodotto nel comprensione della storia di Akragas e del suo passato antico“.