CATANIA – Continua a tenere banco la situazione di disagio che si sta manifestando all’aeroporto di Catania Fontanarossa, dove un incendio causato da fattori non ancora emersi del tutto ha bloccato una buona fetta di traffico aereo in tutta la Sicilia.
Il ministro Adolfo Urso ha criticato la mancanza di programmazione mista a verifiche carenti sui piani infrastrutturali, mai passati dalle parole ai fatti.
Le parole del ministro Urso
“La situazione attuale è totalmente inaccettabile“, ha dichiarato con grande ira il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, originario di Catania, a una settimana dall’incendio che ha causato la chiusura dell’aeroporto di Catania e ha costretto migliaia di viaggiatori a lunghe deviazioni verso altri aeroporti in Sicilia e Calabria. Durante il suo sfogo, il ministro ha preso di mira l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e la Sac (società di gestione di Fontanarossa) per la gestione della situazione di emergenza.
Pronta la risposta di Matteo Salvini
In risposta alle gravi accuse mosse dal ministro Urso, il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato la convocazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’aeroporto di Catania: “Da parte del Mit è confermato il pieno spirito collaborativo, anche se la competenza diretta sulla gestione dell’aeroporto di Catania non è del dicastero di Porta Pia“.
Un’Isola intelligente e con grandi potenzialità che non si applica
Il ministro Urso, insistendo sulla gravità dei fatti accaduti, ha lanciato un duro atto d’accusa: “Ormai è evidente – queste le sue parole – che ci sia stata una mancata programmazione e che siano state carenti le verifiche sui programmi infrastrutturali, annunciati e mai realizzati. Il danno al sistema produttivo di Catania e della Sicilia orientale è grave, sia per l’impatto immediato, e non solo sul campo turistico nel pieno della stagione, sia per quello reputazionale, che rischia di perdurare nel tempo. È passata una settimana e ancora non è chiaro quando ritorneremo alla cosiddetta normalità“.
“Né sappiamo cosa si intenda fare – prosegue il ministro di Fratelli d’Italia – per recuperare i ritardi nel programmare lo sviluppo di un aeroporto ormai sovraccarico. Comprendo le proteste della associazioni di impresa e dei sindacati e anche il grande senso di responsabilità e di servizio del nuovo sindaco Enrico Trantino. In una città che potrebbe diventare un polo di sviluppo nazionale ed europeo, questa situazione non è tollerabile“.