MESSINA – Miriam La Spada, una giovane di 23 anni, è stata dichiarata morta cerebralmente a seguito di un grave incidente stradale avvenuto la sera del 24 maggio a Messina, nel quartiere Camaro. I medici hanno intrapreso le procedure per la dichiarazione di morte cerebrale e per il successivo prelievo degli organi, come richiesto dai genitori della ragazza.
Nonostante il dolore nel loro cuore, i genitori hanno dato il loro consenso alla donazione con un grande senso di altruismo.
Incidente mortale a Camaro: cos’è successo quella sera
Quella sera, la giovane stava guidando uno scooter Sh che, per cause ancora in fase di accertamento, è entrato in collisione con un’automobile a Camaro, lungo il viale della Marina Russa, poco dopo il distributore Esso. Successivamente, lo scooter ha colpito un muretto. Le condizioni della 23enne sono apparse subito gravi agli operatori di soccorso.
Gli operatori sanitari giunti sul posto hanno trasportato la ragazza al Policlinico con un’ambulanza del servizio 118, dove i medici l’hanno sottoposta a un intervento chirurgico nel reparto di Neurochirurgia.
Miriam e lo scontro con la Smart di un uomo
Alla guida dell’automobile coinvolta c’era un uomo di 36 anni che si era dato alla fuga immediatamente dopo l’incidente, prima di costituirsi alle autorità nella mattinata successiva, accompagnato dal suo avvocato, quando gli investigatori erano già sulle sue tracce.
Già durante i primi accertamenti, gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale sono riusciti a identificare l’automobile coinvolta nello scontro con lo scooter.
L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari e aveva la patente revocata, ha raccontato di aver lasciato la casa dei suoi genitori in preda all’impeto, a bordo della Smart del padre, dopo una lite, con l’intenzione di fare ritorno alla sua abitazione sempre a Camaro.
Tuttavia, durante il tragitto, ha cambiato idea riguardo alle sue azioni e stava tornando indietro. Attualmente, su ordine del pubblico ministero, è di nuovo agli arresti domiciliari, che aveva violato, in attesa di ulteriori decisioni da parte del giudice.