CATANIA- La seconda domenica di maggio è tradizione festeggiare nelle famiglie di gran parte del mondo la “Festa della Mamma“. La “Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro ETS“, come è stata solita in passato, ha organizzato anche quest’anno dei banchetti appositi, per mezzo dei moltissimi volontari presenti su tutto il territorio nazionale italiano, con la possibilità di acquistare un’azalea, il cui ricavato va in favore della ricerca contro una delle maggiori cause di malattia o addirittura decesso: il cancro.
Le statistiche di AIRC sul campo
Secondo i dati pervenuti, si parla di circa 20mila volontari su diciassette regioni italiane nella giornata di oggi, che consegneranno le piante e anche un opuscolo che dà informazioni sulla prevenzione a seconda delle problematiche e dall’anagrafe di un individuo.
Nonostante i numeri incoraggianti degli ultimi decenni, secondo le statistiche diffuse, in Italia ancora si “soffrono” queste patologie: soltanto lo scorso anno si stima un numero vicino ai 185mila casi di tumore nella popolazione di sesso femminile, con un aumento di circa 10mila unità rispetto al 2019, con numeri di per sé preoccupanti; mammella (55.700), colon retto (20.100), polmone (14.600), utero (10.200), tiroide (8.700), pancreas (7.900), linfoma non Hodgkin (6.300), stomaco (5.900), vescica (5.900), melanoma (5.700).
Uno dei casi più frequenti fra le donne è proprio il cancro al colon retto, il secondo tumore più diagnosticato tra le donne: sette persone su dieci, non effettuano gli esami e o le visite previsti per la sua individuazione.
Screening a parte, il principale perno all’interno della lotta delle pazienti italiane è indubbiamente la ricerca. Negli ultimi anni la guarigione delle donne dentro un lustro (arco di tempo di cinque anni) dalla diagnosi di cancro ha raggiunto il 65%, per mezzo delle possibilità date alla ricerca.
La presenza di AIRC sul territorio metropolitano catanese
Sono stati moltissimi i banchetti organizzati dai volontari in 31 comuni della Città Metropolitana di Catania e in alcuni di essi sono state predisposte più postazioni, per facilitare le persone desiderose dell’acquisto dell’azalea.
Nel dettaglio: Aci Castello, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Catania (otto postazioni), Fiumefreddo di Sicilia, Gravina di Catania (due banchetti), Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Mazzarrone, Milo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna(due gazebi), Riposto, San Giovanni la Punta, Santa Venerina, Sant’Agata li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo (due postazioni), Valverde, Vizzini e Zafferana Etnea.
Video-intervista alla ricercatrice De Francesco
Qui di seguito la video-intervista alla dott.ssa Ernestina De Francesco, ricercatrice del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania.
