SICILIA – La Sicilia ultimamente è “presa di mira” (bisogna aggiungere fortunatamente) da lievi scosse sismiche, che comunque pur con una razionale apprensione, fanno “alzare la guardia” ai cittadini siciliani, considerato che l’isola da quando si ha memoria storica, “soffre” di questa problematica.
Le scosse del 21 e 22 aprile
L’episodio indubbiamente più eclatante in tempo recente è stato il 21 aprile, con un epicentro a circa 16 km dall’area della provincia di Catania, avvertendosi all’interno dell’intero arco etneo, con una magnitudo di circa 4.7.
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Sempre l’indomani 22 aprile, si è dibattuto in merito al fatto, che si è arrivati a 5 km dalla costa di Aci Castello e circa 130 km da quella maltese.
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Le scosse durante i giorni del 4 e 5 maggio
Il “pericolo” sismico è riapparso il 4 maggio, prima intorno alle 17,59, poi verso le 19,59, con un epicentro relativamente vicino alla costa della provincia di Siracusa; è stata registrata da stazioni sismiche facenti riferimento all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), con una magnitudo intorno ai 2.7 ed una profondità di circa 18.5 km; con latitudine di 36.6740 e longitudine di 15.3500.
Altra lieve scossa è stata avvertita nell’area etnea da parte della Sala Operativa INGV di Catania, nei pressi di Milo, noto centro abitato montano a 720 m sopra il livello del mare, intorno ai 7 km da esso, prima la sera del 4 maggio verso le 22,39, successivamente il 5 maggio verso le 00,39; la magnitudo è stata 2.1, con la latitudine di 37.7410 ed una longitudine di 15.0450 ad una profondità di circa 3 km.
Ultima notizia è di un “terremoto” nella zona meridionale del Mar Tirreno, relativamente vicino all’arcipelago delle Isole Eolie, rilevato grazie all’operato della Sala Operativa INGV di Catania; il sisma ha magnitudo 2.2 coi seguenti orari 8,24 e 10,24, latitudine di 38.6700 e una longitudine di 15.4360 ad una profondità di circa 173 km.