Catania, presentata la raccolta “Racconti a quattro zampe”

Catania, presentata la raccolta “Racconti a quattro zampe”

CATANIA – È stata presentata la raccoltaRacconti a quattro zampe” edita da Affiori ieri, 22 aprile 2023, nell’Auditorium San Luigi Gonzaga di Catania. È stato un momento di condivisione e crescita in cui sono stati trattati diversi argomenti: fare i conti con il dolore e con se stessi, comprendere il valore delle piccole cose, riflettere sul ruolo importante degli animali contro la solitudine delle persone sole, sensibilizzare sulla violenza di genere e soprattutto lottare contro l’indifferenza nei confronti degli esseri umani e degli animali.

Le tematiche sono state affrontate in relazione al racconto dei due autori catanesi, Giulia Grasso e Simone Lemmo, che insieme a Gloria Vincenti dell’Associazione Siké e di Andrea Puglisi dell’Associazione Ouroboros hanno approfondito i valori del loro racconto “Io sono Lucesette vite ancora“. Alla fine della presentazione le associazioni hanno raccontato delle attività a cui prendono parte, in linea con i valori della raccolta, che è nata in collaborazione con l’ENPA.

Le iniziative promosse dalle Associazioni

Marco Caramma dell’Associazione Sikè ha sollevato l’attenzione sul progettoPsikè” che intende offrire sul territorio siciliano – grazie ad un team di psicologi selezionati -, due sedute gratuite per sensibilizzare sull’importanza del benessere mentale, soprattutto in un contesto post pandemico.

Andrea Puglisi ha posto l’accento, invece, sul valore culturale e sociale del teatro, sottolineando come dalla passione e dall’impegno possano nascere grandi cose.

Ouroboros nel 2024 metterà in scena lo spettacolo “Alexander Hamilton”. Tra i progetti dell’associazione c’è anche l’Erasmus+, uno scambio giovanile a tema teatro. L’evento si svolgerà dall’8 al 18 settembre: per la prima volta a Catania saranno ospitati 31 giovani provenienti da 6 diversi paesi d’Europa.

È stato un incontro sociale e culturale che ha visto protagonisti i giovani con tanti sogni e con tanta voglia di fare la differenza – in un territorio come quello siciliano -, che spesso sembra non dare spazio ai ragazzi e li costringe ad andare via.