SICILIA – La giunta regionale, su proposta dell’assessorato all’Agricoltura, ha dichiarato lo stato di crisi eccezionale per il settore uva da tavola Igp di Canicattì (Agrigento) e Mazzarrone (Catania). Un settore messo in grave difficoltà sia nella produzione che nella distribuzione a causa dell’aumento della spesa energetica che ha determinato costi di produzione pari a 0,60 euro al chilo contro un prezzo medio di vendita di 0,20-0,30 euro al chilo, con una perdita complessiva di circa 200 milioni di euro.
A questo si è aggiunto il recente aumento dei tassi di interesse che ha colpito ulteriormente le aziende del settore che sono particolarmente esposte con il sistema bancario perché anticipano rilevanti somme necessarie alla coltivazione. Fattori contingenti, che si sono sommati a criticità strutturali del comparto, come la forte concorrenza internazionale e la variabilità delle richieste dei consumatori dei vari paesi europei.
Tutti temi che sono stati affrontati nel corso di diversi incontri tenuti in assessorato a partire dallo scorso dicembre e descritti in documenti presentati dai Comuni di Canicattì e Mazzarrone.
L’obiettivo della Regione adesso è anche quello di avviare un programma di qualificazione e orientamento al mercato dell’uva da tavola in Sicilia attraverso strumenti di politica agricola comune (Piano strategico della Pac) da elaborare di concerto con i produttori.