MESSINA – Nel corso delle scorse settimane, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 33 anni con l’accusa di tentato omicidio e tentata estorsione ai danni dello zio, eseguendo la misura della custodia cautelare in carcere. Il 24 febbraio, il 50enne zio è stato portato in ospedale con gravi ferite al volto, fratture costali e la milza asportata. L’uomo ha riferito al medico di essere stato picchiato brutalmente per circa due ore dal nipote con pugni e un martello. Durante l’aggressione, il nipote avrebbe chiesto 20mila euro, una richiesta che la vittima avrebbe finto di accettare per farlo smettere.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno rivelato che l’aggressione era il culmine di dissidi familiari ed economici pregressi. Nel tempo, la famiglia aveva presentato denunce per vicende simili, seppur di minore gravità.
In base ai risultati dell’indagine, il gip, su richiesta della Procura della Repubblica, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere all’indagato. Si ricorda che la presunzione di innocenza sussiste fino a sentenza passata in giudicato.
TENTATO OMICIDIO NEL RAGUSANO: ARRESTATO UN 36ENNE
È stato avvicinato al finestrino della sua auto e aggredito da una persona a lui conosciuta che lo ha colpito più volte al capo con una “piccozza”: è quanto accaduto ad ottobre 2022 a Comiso, in provincia di Ragusa. I carabinieri della locale Stazione, a seguito dei fatti, sono giunti sul posto e dopo aver proceduto al sequestro dell’arma hanno avviato una complessa attività d’indagine, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, dott.ssa Silvia Giarrizzo, grazie alla quale sono riusciti a identificare l’aggressore e, nelle scorse ore, ad arrestarlo.
Nell’ottobre scorso, nel comune ragusano di Comiso, un utente della strada è stato avvicinato al finestrino della propria auto e aggredito da una persona a lui conosciuta che lo ha colpito più volte al capo con una “piccozza”. Nonostante la vittima abbia tentato più volte di parare i colpi con le braccia, solo l’intervento dei passanti è riuscito ad interrompere la furia violenta dell’aggressore che è subito dopo fuggito a bordo di un veicolo facendo perdere le sue tracce. La vittima, dopo i colpi ricevuti, è stata trasportata all’ospedale Guzzardi di Vittoria. Nel nosocomio l’uomo è stato sottoposto ad importanti cure a seguito delle lesioni subite in varie parti del corpo.
Il quadro indiziario e gli elementi investigativi raccolti hanno così permesso di delineare le responsabilità di G. G. e definire con maggiore chiarezza la dinamica dei fatti, descrivendo una preoccupante pericolosità sociale e di reiterazione a carico dell’aggressore tale da far ritenere doveroso per la Procura della Repubblica avanzare richiesta al G.I.P. per l’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere.
Foto di repertorio