CATANIA – Durante un’operazione di contrasto all’illegalità diffusa, effettuata nella zona centrale di Catania, eseguita dai carabinieri della compagnia di Catania piazza Dante e quelli del 12° Reggimento Sicilia, i militari sono stati attirati dalla presenza di un giovane extracomunitario di 26 anni che in uno stato di forte agitazione, stava seminando il panico tra i passanti e le automobili, lungo via Crispi angolo Corso Martiri della Libertà.
Il 26enne, dopo aver insultato i conducenti delle automobili in transito, ha preso una bottiglia di birra in vetro da un cassonetto dei rifiuti e l’ha agitata in modo minaccioso verso chiunque si trovasse nelle vicinanze, creando una situazione di grande pericolo e timore per i cittadini presenti in quella zona. Gli automobilisti e i passanti, impauriti, hanno chiesto l’aiuto dei carabinieri che sono intervenuti.
Nonostante gli sforzi dei militari per placare il soggetto, lui ha continuato a minacciare anche i carabinieri.
Alla fine, i militari sono riusciti a bloccarlo e a disarmarlo, ripristinando la calma nella zona. Il giovane è stato portato presso gli Uffici del Comando Provinciale carabinieri di Catania per ulteriori accertamenti, durante i quali è emerso che aveva molti precedenti di polizia e ben nove alias. Nonostante gli sforzi dei carabinieri per identificarlo, il giovane era ancora in uno stato di forte agitazione, così i militari hanno richiesto l’intervento di personale medico per valutare la sua salute mentale.
Il giovane è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio e trasportato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Marco. Nel frattempo, l’extracomunitario è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale.
Aggressione nel Catanese
Ancora un’aggressione nel Catanese, qualche giorno fa. Un uomo di 39 anni è stato arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie coetanea nella provincia di Catania dai carabinieri.
Nella nottata i militari dell’Arma sono intervenuti in un’abitazione residenziale di Mascalucia a seguito della richiesta di aiuto da parte della figlioletta.
La figlia della coppia, infatti, ha chiamato le forze dell’ordine, dicendo al telefono che suo padre stava picchiando sua madre. “Venite – ha detto – papà sta picchiando mamma“.
Quando i carabinieri sono arrivati, hanno trovato l’uomo mentre stava malmenando la donna a mani nude, mentre lei era sdraiata a terra cercando di difendersi. La polizia ha prontamente bloccato l’uomo.
In casa c’erano anche due ragazzini minorenni che erano spaventati e in lacrime, compresa la figlia che ha chiamato le forze dell’ordine.
L’abitazione, in particolar modo il soggiorno, è stata trovata in disordine, mentre, il 39enne si presentava senza scarpe, affannato ed infervorato.
I militari operanti, dopo aver placato gli animi, hanno subito percepito che il 39enne aveva un alito vinoso tant’è che non riusciva a dare spiegazioni al suo comportamento, farneticando ed utilizzando una dialettica sconnessa.
L’uomo ha fatto il test dell’alcol e il risultato è risultato positivo.
La donna ha raccontato ai carabinieri di aver già denunciato il marito per i maltrattamenti in famiglia che avrebbe subito negli ultimi due anni.
Nella notte dell’ultima aggressione, l’uomo avrebbe urlato contro la moglie e l’avrebbe picchiata, costringendola a fuggire a piedi da casa.
Nonostante ciò, il 39enne è riuscito a raggiungerla e a riportarla con la forza in casa, continuando a picchiarla davanti ai figli minorenni fino all’arrivo dei carabinieri.
L’uomo è stato arrestato e portato davanti all’autorità giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e ordinato la sua detenzione nel carcere di Piazza Lanza.