AGRIGENTO – Antonello Cracolici, presidente della Commissione siciliana antimafia, ha dichiarato a Sambuca di Sicilia durante la manifestazione “Capaci di… legalità” promossa dall’amministrazione comunale del luogo, che coltivare la memoria significa guardare al futuro con speranza e superare i gravi errori commessi dal popolo siciliano. Egli ha evidenziato che è necessario che il territorio si liberi da un sistema di collusioni e infiltrazioni che ha permesso alla mafia di diventare forte.
Dopo la presentazione in piazza Della Vittoria di ciò che rimane dell’auto blindata Quarto Savona 15, che scortava il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, il presidente ha visitato la mostra fotografica intitolata “L’eredità di Falcone e Borsellino” dell’ANSA, aggiornata con le ultime foto sulla cattura di Matteo Messina Denaro.
In seguito, è stato organizzato un dibattito con gli studenti al teatro comunale, al quale hanno partecipato varie figure importanti, tra cui il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il procuratore della Procura di Sciacca, Michele Marrone. Durante il dibattito, Cracolici ha osservato che per molti anni la mafia è stata considerata un esempio da seguire, ma ora è il momento di isolare i mafiosi, facendo sentire loro la vergogna e costringendoli a nascondersi. Per distruggere la mafia, è necessario colpire con il carcere e le confische, ma soprattutto bisogna eliminare quel “mondo di mezzo” che ha agito come cerniera tra la mafia e lo Stato.