PALERMO – In migliaia di giovani si sono riuniti a Piazza Politeama a Palermo per partecipare alla marcia contro la guerra in Ucraina, organizzata da “Europe for Peace“, un’organizzazione che riunisce decine di associazioni pacifiste e democratiche.
Il corteo ha attraversato via Dante, i Cantieri Culturali della Zisa e piazza Pina Bausch. Gli studenti hanno tenuto lo striscione di apertura del corteo, lungo 4 metri, con gli slogan “La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno” e “Fuori la guerra dalla storia“. Nel mezzo del corteo, i ragazzi dei licei hanno sorretto uno striscione arcobaleno di 12 metri con la scritta “Pace“, utilizzato il primo maggio dell’anno precedente a Portella della Ginestra. Più di 35 istituti di ogni ordine e grado, dalle elementari ai licei, anche dell’hinterland, hanno aderito alla giornata di mobilitazione.
Il comitato organizzatore ha dichiarato che l’obiettivo della marcia era di lanciare da Palermo, una città in cui per un anno si è tenuto un presidio permanente delle donne per la pace, un grido forte che si sarebbe unito all’appello per fermare la guerra, che sarebbe stato lanciato il 24 in contemporanea da tutte le piazze italiane ed europee per la mobilitazione organizzata dalla rete di Europe for Peace.
Prima, durante e dopo la manifestazione, si sono alternati momenti musicali. A Piazza Politeama, prima della partenza, si è esibita l’orchestra di fiati del Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti e si sono tenute alcune performance. Le bande di alcune scuole a indirizzo musicale hanno suonato durante la marcia i loro tamburi.
Il comitato palermitano di Europe for Peace ha spiegato che il corteo di giovani, aperto dai bambini e dalle bambine delle elementari, sarebbe stato un inno alla vita e alla pace, contro la distruzione della guerra. Una lezione di pace che sarebbe arrivata dai giovani, che avrebbero avuto spazi e momenti di protagonismo, partecipando con gli striscioni delle scuole, con le bandiere della pace, con brani scritti da loro, con la musica.
Il messaggio della giornata per tutti era che la pace è la condizione per realizzare la vita. Vita, pace, armonia, gioia, futuro, solidarietà e dialogo sarebbero state le frasi simbolo del corteo. Il comitato promotore Europe For Peace di Palermo era formato da numerose associazioni, tra cui il Presidio di pace delle donne, la Cgil Palermo, la “Consulta per la Pace, la nonviolenza, i diritti umani e il disarmo” di Palermo, l’Udipalermo, le Acli Palermo, il Centro Pio La Torre, l’Erripa ‘Achille Grandi’ Palermo, il Punto Pace Pax Christi, il Mir Palermo, l’Arci Palermo, il Prc Palermo, Legambiente Palermo, Emily, la Rete degli Studenti.
La marcia contro la mafia
L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha aperto il corteo contro la mafia con queste parole: “Siamo in marcia contro tutte le violenze, quella mafiosa come quella degli Stati. La violenza è sempre irrazionale. Noi crediamo alla irrazionalità della pace“.
L’iniziativa, organizzata dal centro Pio La Torre, si svolge a quaranta anni dalla marcia contro la mafia che rappresentò la prima forma di ribellione popolare allo strapotere di Cosa nostra nel comprensorio bagherese. Gli studenti di decine di scuole sono presenti, insieme a sindaci provenienti da tutta la Sicilia, esponenti politici, sindacati e numerosi cittadini.
La marcia ripercorre la strada del Vallone, dove i killer che avevano appena compiuto omicidi di mafia trovavano una via di fuga. Ad aprire il corteo, insieme a Lorefice, anche Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Pio La Torre, che sottolinea l’importanza della legge che prende il nome di La Torre per la confisca dei beni mafiosi.
Presenti anche padre Cosimo Scordato e padre Michele Stabile, come nel 1983, quando alla guida della diocesi c’era il cardinale Salvatore Pappalardo.
Fonte foto Ansa Sicilia