PALERMO – La Polizia di Stato ha recentemente impedito un tentativo di estorsione che si è verificato nel cuore del quartiere di Borgo Vecchio di Palermo, utilizzando il metodo noto come “Cavallo di ritorno”.
Un giovane palermitano di 20 anni è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Poche ore prima del tentativo di estorsione, un giovane palermitano frequente dei locali della movida ha subito il furto della sua Fiat 500.
Confuso e non sapendo cosa fare, è stato avvicinato da alcuni passanti che gli hanno suggerito di cercare informazioni utili per recuperare il veicolo nel “Borgo Vecchio”, fornendogli anche un preciso riferimento toponomastico.
La vittima si è recata nel quartiere e, poco dopo, è stata avvicinata da alcuni giovani che hanno anticipato le sue richieste, proponendogli la restituzione della vettura in cambio di una somma di denaro.
Hanno promesso di fornire ulteriori informazioni sul recupero del veicolo e hanno ottenuto il suo numero di telefono.
Tuttavia, la vittima ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato e ha finto di aderire alla richiesta degli estorsori. Gli agenti hanno quindi seguito a distanza il giovane mentre si incontrava con i malviventi e consegnava loro i soldi richiesti.
In quel momento, gli agenti hanno agito e i due malviventi sono fuggiti in direzioni diverse. Uno di loro è stato raggiunto e bloccato dopo una breve resistenza.
Altri agenti hanno iniziato a pattugliare le zone circostanti alla ricerca della Fiat 500 rubata, trovandola infine parcheggiata in via Alessandro Volta e consegnandola al legittimo proprietario.
L’estorsore è stato arrestato, ma le indagini sono in corso per identificare il suo complice. È importante sottolineare che l’uomo è attualmente solo indiziato per i reati contestati e la sua posizione sarà definita solo dopo una eventuale sentenza passata in giudicato, in ottemperanza al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Tentata estorsione anche a Milazzo
È stato arrestato e trasportato in carcere un cittadino straniero di 24 anni resosi responsabile del reato di tentata estorsione a Milazzo.
La misura è stata eseguita dai Poliziotti del Commissariato di Milazzo ed emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I fatti risalgono a pochi giorni fa, quando l’uomo si è presentato nella cooperativa sociale in cui in passato era stato ospitato, pretendendo la consegna della somma di 200 euro e di una bici, minacciando gli operatori e ospiti della struttura di “spaccare tutto” qualora non avesse ottenuto quanto richiesto.
Il ventiquattrenne dalle minacce è quindi passato ai fatti: ha staccato il piede di un letto in ferro e legno che ha tirato contro la vetrata di una veranda, ha distrutto una cassetta degli attrezzi a pugni e ha tentato di colpire con un rastrello due ospiti e un assistente sociale della struttura, che avevano tentato di calmarlo.
L’intervento degli agenti ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. A seguito dell’esecuzione, il ventiquattrenne – su disposizione dell’autorità giudiziaria – è stato trasferito nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.
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