Meteo Sicilia domani, temperature fino a -4 °C: le PREVISIONI provincia per provincia

Meteo Sicilia domani, temperature fino a -4 °C: le PREVISIONI provincia per provincia

SICILIA – Ancora condizioni meteo stabili in Sicilia, per la giornata di domani 16 febbraio 2023. Si accantona, almeno per un po’, il maltempo e le condizioni meteo avverse che avevano letteralmente flagellato l’Isola nei giorni scorsi.

La Protezione civile regionale, infatti, non comunica alcuno stato di allerta. Scongiurato ogni possibile rischio.

Cieli, quindi, tutto sommato sereni, tranne qualche nuvola passeggera su Trapani, Messina e Enna. Le temperature, però, si mantengono piuttosto basse.

Temperature provincia per provincia

Le province siciliane più “calde” risultano essere, secondo le previsioni meteo, Catania e Siracusa con massime di 17 e 18 °C.

Le più fredde si confermano Caltanissetta, Enna e Ragusa, con minime rispettivamente di -1 °C, – 4 °C e 3 °C.

Ecco i valori termici minimi e massimi in ciascuna città attesi per domani:

  • Agrigento: 5 °C – 15 °C;
  • Caltanissetta: -1 °C – 12 °C;
  • Catania: 7 °C – 17 °C;
  • Enna: -4 °C – 9 °C;
  • Messina: 10 °C – 16 °C;
  • Palermo: 6 °C – 16 °C;
  • Ragusa: 3 °C – 13 °C;
  • Siracusa: 5 °C – 18 °C;
  • Trapani: 6 °C – 15 °C.

Danni all’agricoltura post maltempo

Il maltempo ha messo in ginocchio l’agricoltura della Sicilia, così Graziano Scardino il presidente Cia Sicilia ha scritto all’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino: “Dare disposizioni alle strutture periferiche dell’assessorato regionale dell’Agricoltura per fare una ricognizione puntuale dei danni effettivi subiti dalle imprese e attivare tutte le misure legislative ed i fondi per il ristoro dei danni, provenienti dalle nuove misure della Gestione del Rischio in agricoltura o dalla protezione civile stante l’insufficienza dei fondi del D.L.102 del 29 marzo 2004“, sono queste le richieste fatte tramite una lettera che Scardino ha inviato a Sammartino.

Nella lettera il presidente Scardino evidenzia: “La grave situazione in cui versano tantissime aziende agricole della nostra regione, in modo particolare del comprensorio orientale e sud-orientale. Il ciclone mediterraneo Helios ha provocato danni strutturali ed infrastrutturali, oltre a danni ad alcune produzioni.

L’esondazione di alcuni corsi d’acqua, fiumi, torrenti e scoline – aggiunge Scardino – ripropongono in maniere preponderante il problema della regimazione delle acque, della pulizia dei fiumi e dei torrenti che producono danni alle strutturealle piante ed alle produzioni quante ne può produrre la mancanza di acqua d’irrigazione nei periodi caldi e siccitosi.

Dobbiamo invasare lacqua in eccesso e dobbiamo saperla distribuire in estate. Il riordino dei consorzi di bonifica, in questo contesto, è una necessità dell’agricoltura siciliana non più rinviabile. La CIA è disponibile, assieme agli altri corpi intermedi, a dare il proprio contributo affinché si possano risolvere i problemi storici dellacqua in Sicilia“.

In relazione alla Finanziaria approvata con 35 voti favorevoli e 22 contrari, Scardino tuona: “È stata resuscitata la tabella H per dare contributi a pioggia senza una visione organica di sviluppo, in assenza di una strategia lungimirante che valorizzi un settore di vitale importanza come l’agricoltura.

Dalle informazioni avute – evidenzia Scardino – emerge un quadro in cui non vi sono fondi rilevanti per l’agricoltura siciliana. Pochi gli interventi strutturalimolti i fondi destinati a misure spot, la pioggia di emendamenti ha permesso piccoli contentini ai singoli parlamentari e ad assegnare contributi a pioggia senza un serio piano di sviluppo dell’economia sicilianaL’agricoltura paga un prezzo alto poiché non vi sono misure di rilievo per essa che viene interessata solo da interventi indiretti.

Quanto deciso dall’assemblea regionale, dopo venti ore di discussione ed emendamenti, non è in sintonia con quanto dichiarato dal premier Giorgia Meloni alla IX Conferenza Economica della CIA, difatti nel suo messaggio ha dichiarato l’assoluta volontà del governo nazionale di ‘difendere e rafforzare la solidità del sistema agroalimentare italiano che vuol dire difendere un patrimonio di inestimabile valore che affonda le sue radici nel rapporto millenario tra territori, cultura e produzionil’agroalimentare‘ è un pilastro del sistema Italia. Un pilastro economico, sociale e culturaleAnche il ministro del MASAF Francesco Lollobrigida ha sottolineato che ‘non possiamo abbandonare i territori, la presenza degli agricoltori permette di controllare i territori e prevenire disastri idrogeologici. Il mondo agricolo è centrale nello sviluppo della nostra economia e gli eventi ultimi lo hanno evidenziato‘”.

Confidiamo – conclude il presidente di Cia Sicilia – negli interventi che vorrà predisporre l’assessore Luca Sammartino attraverso fondi disponibili anche per l’agricoltura oltre all’applicazione corretta, con procedure snelle, certezza degli investimenti, coerenza dei prezziari, tempestività dei bandi e delle istruttorie del Piano Strategico Nazionale, per riportare al centro dell’agenda politica regionale la nostra agricoltura“.