SCIACCA – Il giudice Antonino Cucinella del Tribunale di Sciacca ha decretato l’assoluzione per una pensionata di 87 anni originaria della città, che era stata accusata di truffa nei confronti dell’INPS e di falso per induzione in errore.
La donna, il cui patrimonio era stato sequestrato, era stata processata sulla base di una decisione coattiva del giudice.
L’accusa riguardava la presunta frode per ottenere l’indennità di accompagnamento per i ciechi e aver rappresentato falsamente la propria condizione di salute alla commissione medica.
La Procura di Sciacca aveva chiesto l’archiviazione, ma il giudice l’aveva respinta e il processo era stato avviato. La pensionata è stata difesa dall’avvocato Fabrizio Di Paola. Alla fine del processo, il tribunale ha decretato l’assoluzione dalle accuse.
Dipendente invalido trasferito senza giusta causa: azienda condannata al risarcimento
Il giudice del lavoro del tribunale di Palermo Matilde Campo ha condannato la Reset, azienda partecipata del Comune di Palermo a risarcire il dipendente invalido trasferito senza giusta causa dal centro ippomontato campo ostacoli, dove svolgeva l’attività di custode all’area servizi VIII circoscrizione, a Villa Costa Terrasi in viale Lazio.
L’impiegato, assunto alla Gesip e riassorbito alla Reset, era stato trasferito “senza il proprio consenso e creando tanto disagio al lavoratore“, affermano i suoi legali.
Nel corso di un primo procedimento, il giudice del lavoro aveva imposto alla Reset di riassumere il dipendente. Adesso il dipendente, dopo l’assunzione, ha ottenuto “un congruo risarcimento per i danni patiti“.
Quel trasferimento aveva “determinato una situazione di malessere e disagio e l’insorgere di straining, una situazione di stress forzato sul posto di lavoro, in cui la vittima subisce almeno una azione che ha come conseguenza un effetto negativo nell’ambiente lavorativo, azione che oltre ad essere stressante, è caratterizzata anche da una durata costante“.