Catania, emergenza freddo: tendone allestito per i senzatetto a Le Ciminiere

Catania, emergenza freddo: tendone allestito per i senzatetto a Le Ciminiere

CATANIA – Già da stasera al quartiere fieristicoLe Ciminiere” di Catania verrà montata una tenda per proteggere dal freddo fino a 50 senzatetto. Un’iniziativa coordinata dal Comune, d’intesa con il governo provinciale, l’arcivescovo della Santa Sede e volontari del terzo settore.

Grazie alla pronta disponibilità delle strutture straordinarie del Commissario Piero Mattei, in qualità di dirigente della Città metropolitana, è stato possibile allestire un’area di accoglienza con l’aiuto della Croce Rossa. I senzatetto saranno accolti dal Dipartimento di Strada e accompagnati nella zona riscaldata della ciminiera, dove potranno gustare un pasto caldo fornito dalla Caritas diocesana.

 

 

Emergenza abitativa Palermo

Ma il problema di dimora interessa anche una cinquantina di famiglie di Palermo che questa mattina si sono radunate, sostenute da sindacati e comitati, davanti al municipio di Palermo per chiedere un incontro sull’emergenza abitativa.

Tra loro ci sono gli occupanti di via Riccardo da Lentini che abitano da più di 10 anni in un immobile di proprietà dell’Agenzia Nazionale per le Confische dei Beni, gli occupanti di via Alloro sotto sgombero per presunti motivi di agibilità del convento di proprietà della Prefettura e le famiglie di San Lorenzo sono in attesa di assegnazione alloggio.

Accanto a loro ci sono i disoccupati, i sindacati di base e le amministrazioni locali tra cui Cub, Asia USB, Asida 12 luglio, Arci Porco Rosso e Antudo.

Comprendiamo – ha affermato il rappresentante della commissione – che, nonostante la sollecitazione, il governo della città e della contea non hanno ancora individuato un momento per confrontarsi con le parti sociali, il che dimostra la crescente intenzione dell’agenzia su una tragica emergenza potenzialmente in espansione che coinvolge la nostra città e centinaia di famiglie. Perché non rendere pubblico un elenco di edifici pubblici che possono essere utilizzati per destinare alloggi a chi ne ha bisogno? Perché non rendere pubblico il processo di autoguarigione e i trasferimenti da famiglia a famiglia che iniziano invece di queste minacce di sfratti e sgomberi. Un foglio di crisi serve per la situazione emergenziale a Palermo, che sta peggiorando sullo sfondo di prezzi in aumento, affitti alti e tagli alle prestazioni che stiamo vivendo”.

 

La storia della signora Maria a Catania

La signora Maria Scaletta di Catania, che vive in un appartamento al piano terra in affitto, avrà nuovamente l’accesso alla luce e all’acqua. Questo è stato possibile grazie alla copertura mediatica della vicenda, ma solo in parte risolve la crisi abitativa che affrontano i disabili e le persone non autosufficienti. Il caso della signora Scaletta, che è rimasta al buio e senz’acqua per una settimana perché il proprietario dell’appartamento aveva disattivato le utenze, non è isolato, ma molto diffuso.

L’Associazione Asia Usb, che ha aiutato la signora Scaletta, ha denunciato che questo tipo di situazione è comune e che molte persone con disabilità sono discriminate dai proprietari di casa. Dopo aver invocato l’intervento delle autorità competenti e della stampa, la signora Scaletta ha ottenuto la riattivazione dell’acqua e della luce.

Tuttavia, questo caso solleva una questione ancora più preoccupante: molti proprietari di case non affittano a persone disabili che vivono da sole e usano la carrozzina. La discriminazione nell’accesso all’abitazione è ancora una sfida importante da affrontare.