CATANIA – “Mens sana in corpore sano“, scriveva Giovenale nelle sue Satire. È importante, quindi, prendersi cura sia del corpo che della mente e non va trascurata la salute di nessuno dei due.
Negli ultimi anni, è diventato uno stile di vita più che una moda: mangiare sano è una priorità per tutti che trova ampiamente riscontro nella cucina giapponese che è considerata tra le più salutari al mondo poiché è leggera, fatta di ingredienti semplici e freschi.
Cucina giapponese e salute
A conferma di ciò, non è un caso che il popolo giapponese sia uno dei più longevi al mondo e con uno stato di salute medio eccellente: la genetica avrà sicuramente un ruolo importante, ma è anche ciò che mangiano che influisce positivamente. Vediamo in che modo.
Innanzitutto, la cucina giapponese si contraddistingue per un larghissimo uso di ortaggi, ma anche di legumi e alghe, che apportano grandi quantità di fibre, proteine, vitamine e antiossidanti.
A queste si aggiunge anche un buon consumo di frutta, che incrementa l’apporto quotidiano di sostanze benefiche per l’organismo.
Il pesce è la proteina prediletta dai giapponesi: il sushi, infatti, è ricco di Omega 3 che agiscono in relazione alla riduzione di tumori al seno, alla prostata e al colon. La salsa di soia, invece, che accompagna le pietanze, favorisce la digestione.
Anche le alghe possono proteggere dai tumori, come quelli al seno, alla prostata, al colon e alle ovaie. Il riso, invece, è ricco di proteine e carboidrati, mentre lo zenzero e il wasabi hanno proprietà antibatteriche.
Ma non è tutto: i cibi usati in cucina sono esclusivamente freschi, raramente si ricorre ai conservati. Si utilizzano moltissimo i fermentati, come per esempio il miso. Si garantisce, così, un ottimo apporto giornaliero di fermenti lattici e batteri buoni, preziosi per l’organismo.
Per ultimo, zuccheri e farine raffinate nella cucina giapponese sono quasi inesistenti.
Il sushi: origini
Le origini del sushi sono molto incerte quanto all’epoca. Si sostiene, ed è questa l’opinione maggiormente diffusa, è che sia stato portato dai monaci buddhisti tornati dalla Cina nel VII secolo.
Molto simile al sushi fu una preparazione che comparve in Giappone già con l’introduzione della coltivazione del riso, intorno al IV secolo a.C., variante di un antico metodo per conservare il pesce molto diffuso in Asia sud-orientale e in Cina: il pesce crudo veniva disposto a strati con il sale alternato al riso e tenuto pressato per qualche settimana.
Poi veniva lasciato fermentare per mesi. La svolta avvenne nel XVII secolo, quando si cominciò ad aggiungere aceto di riso per abbreviare i tempi di fermentazione del riso e il pesce veniva marinato o cotto.
La vendita di sushi per strada
Fu soltanto intorno al 1820 che comparve a Edo (l’odierna Tokyo) la ricetta più vicina al sushi. Hanaya Yohei è stato l’ideatore del ”nigirizushi”: fu il primo a servire sul suo banco bocconcini di riso aromatizzati all’aceto con sopra fettine di pesce crudo.
Da allora la vendita del sushi per strada diventò un uso diffuso. Una cosa curiosa era la tenda bianca fissata alle bancarelle sulla quale i clienti si pulivano le mani dopo aver consumato il piatto giapponese.
Un sistema infallibile per individuare il miglior rivenditore era quello di guardare la tenda: più era sporca, più il posto era frequentato e quindi, probabilmente, migliore il sushi.
Sushi vs pizza: non solo “pesce crudo”
Da allora, il sushi si è diffuso in ogni parte del Giappone e in tutto il mondo dando vita a tantissime varianti, dagli uramaki, ai nigiri, ai rolls, fino al sashimi di salmone o di tonno, o le famose poke.
Oggi, c’è chi addirittura preferisce il sushi alla pizza, la regina delle tavole italiane, e chi non riesce a fare a meno dei fantastici piatti a base di riso e pesce, spesso arrotolato in una striscia di alga, dal sapore inconfondibile.
Un errore che in molti compiono è collegare immediatamente il “sushi” al solo “pesce crudo“: in realtà, i piatti caldi sono tantissimi e svariati, per i palati di tutti.
Sushi a Catania
Catania offre diverse opportunità per la ristorazione nipponica e il ristorante Sushi Live è tra i più gettonati della città sia per la qualità della materia prima sia per la presentazione delle pietanze.
Nato all’inizio del 2011 nei locali di via de Felice si è trasferito dopo molti anni a seguito dell’inaspettato exploit di clienti nella centralissima via Etnea diventando uno tra i primi ristoranti nel settore.
Per molti catanesi e non solo è diventato un appuntamento fisso dove il buon cibo si sposa con la cortesia e professionalità del personale.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte: gli interni del locale sono moderni e funzionali dove non manca un tocco di originalità e creatività.