CATANIA – È deceduta due settimane dopo il suo arrivo in Sicilia, per cause ancora da accertare, dopo quello che doveva essere un “mini soggiorno” nella nostra Isola, per poi finire rinchiusa in una casa di cura e da cui avrebbe firmato un testamento per un patrimonio che ammonterebbe a 500mila euro.
Protagonista e vittima allo stesso tempo della vicenda che stiamo per raccontarvi e che da giorni rimbalza nelle cronache locali del Vicentino, è Maria Basso, una pensionata di 80 anni.
La storia
Maria Basso era una pensionata di 80 anni, morta come vi dicevamo, in una struttura ospedaliera di Catania. La donna, originaria di Vicenza, aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita in una struttura per anziani di Asiago. È l’1 dicembre 2022 quando l’anziana lascia il centro residenziale per partire con una cugina, per quelli che dovevano essere “un paio di giorni in Sicilia“, per poi non fare più ritorno nella struttura.
La parente, infatti, l’avrebbe fatta salire su un aereo e portata a Catania, dove l’avrebbe collocata in un’altra casa di riposo.
Da lì sarebbe scattata la denuncia di un cugino dell’anziana per cui la Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta sul caso. Gli inquirenti, infatti, sono stati insospettiti dall’ingente eredità della donna che ammonterebbe a circa 500mila euro e alla quale i parenti siciliani sembrerebbero “interessati“.
La denuncia presentata dai parenti della donna, assistiti dall’Avv. Roberto Rigoni Stern, è per circonvenzione di incapace. Sembrerebbe, infatti, che l’anziana – giunta in Sicilia – non solo sarebbe stata dunque rinchiusa in un’altra struttura, ma avrebbe anche redatto un testamento (a quanto pare il secondo) nello studio di un notaio catanese.
Il primo testamento sarebbe stato redatto dall’80enne anni prima, quando aveva deciso di lasciare tutto a enti benefici e opere caritative.
Al momento, sulla vicenda, solo ombre e dubbi: si indaga sul caso e si attendono delle risposte che, si spera, arrivino in tempi celeri.