Messaggi e video hard agli alunni: al via processo per professore di religione accusato di violenza sessuale

Messaggi e video hard agli alunni: al via processo per professore di religione accusato di violenza sessuale

PALERMO – Avrebbe mandato messaggi e video hard sugli smartphone di alcuni suoi allievi, mentre in altri casi si sarebbero verificati incontri di persona, al di fuori dell’orario scolastico.

Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza preliminare per il professore di religione di Caccamo accusato di violenza sessuale e tentata violenza sessuale aggravate dalla minore età, stalking e molestie per un totale di 14 capi di imputazione nei confronti di undici studenti di una scuola superiore della città dove insegnava.

Durante l’udienza davanti al gup Sonia Caravelli – scrive il sito Ilpiacenza.it – quattro di questi si sono costituiti parte civile con gli avvocati Monica Capurri e Marco Guidotti e Pasquale Angelini.

Tre parti civili hanno chiesto e ottenuto la citazione del responsabile civile che in questo caso è il ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il responsabile civile interviene in giudizio a titolo di responsabilità indiretta, per rispondere delle conseguenze civili del fatto posto in essere dall’imputato in caso di condanna e quindi risarcire il danno. In aula presenti sette giovani (su 11 ritenuti parti offese).

Il professore, 31enne, al momento ancora indagato, è difeso dall’avvocato Francesco Gueli ed è sottoposto alla misura dell’obbligo di firma (prima era ai domiciliari). L’uomo era stato immediatamente sospeso dalla scuola dove prestava servizio.

I fatti

La vicenda risale al 2021, quando le vittime delle presunte molestie hanno segnalato alla scuola gli atteggiamenti del docente, di lì la denuncia alla polizia locale e le indagini della procura coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna: sono stati ascoltati i giovani e acquisiti i tabulati nonché il materiale contenuto nei telefoni delle presunte vittime circa le app di messaggistica usate dal professore per contattarli.

Successivamente il docente era stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare.