MESSINA – C’è un fermo nell’indagine sul caso della ragazza messinese violentata in un campus universitario a Torino.
Si tratta di un minorenne, cittadino italiano di origine centroafricana, che è stato rintracciato dalla polizia.
Il sospettato si sarebbe introdotto all’interno della residenza universitaria “Paolo Borsellino“, gestito dall’Edisu, sabato 30 ottobre e avrebbe abusato della 23enne.
La vittima, dopo essere stata visitata prima dai medici del centro anti-violenza dell’ospedale Sant’Anna e poi da quelli delle Molinette, ha fornito un racconto dettagliato, permettendo anche di recuperare il Dna del suo aggressore.
Sono stati esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza e alcuni fotogrammi sono stati estrapolati e distribuiti agli equipaggi delle Volanti.
Decisivo l’esito della comparazione del Dna. I pregressi riscontri investigativi e le risultanze di natura scientifica hanno costruito un solido quadro indiziario, tanto che è stata adottata la misura precautelare.
Del caso ora si occupa la Procura Minorile, per il momento si procede per violenza sessuale.