SIRACUSA – Tragedia nel carcere Cavadonna di Siracusa, dove un uomo, D.A., detenuto nel blocco 50, è stato trovato morto nella sua cella, dove si era impiccato.
Aveva 34 anni e si trovava in carcere per oltraggio a pubblico ufficiale. In precedenza aveva lavorato nei campi intorno a Cassibile come lavoratore stagionale.
“È scandaloso il silenzio della politica di fronte all’ennesimo suicidio verificatosi all’interno delle carceri“. Lo dice Pino Apprendi dell’Osservatorio Antigone Sicilia, l’associazione che si occupa dei diritti e delle garanzie nel sistema penale.
“Si tratta – spiega – del settimo suicidio registrato dall’inizio dell’anno nelle carceri siciliane. Un numero molto elevato se si considera che la popolazione carceraria nell’Isola è di 5.300 detenuti circa. Agli eventi più tragici, poi, si vanno ad aggiungere una notevole quantità di atti di autolesionismo. In entrambi i casi le vittime sono spesso persone giovani, con fragilità psicofisiche e in carcere per reati di lieve entità“.
“Ecco perché in questi casi – conclude Apprendi – riteniamo necessario rivedere il sistema penale per introdurre misure alternative alla detenzione. Il carcere, infatti, in molte circostanze non è la soluzione idonea per l’espiazione della pena e la rieducazione della persona“.