PALERMO – I Finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato circa 10 chilogrammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, occultata in un’autovettura sottoposta a controllo vicino lo svincolo autostradale di Buonfornello.
In particolare, nella mattinata dello scorso 8 luglio, nel corso di servizi di istituto tesi al contrasto del traffico di stupefacenti e traffici illeciti in genere, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha sottoposto a controllo un’autovettura e ha proceduto all’identificazione dei due soggetti trovati a bordo, i quali, nel corso delle operazioni, si sono mostrati da subito particolarmente agitati e insofferenti.
Pertanto, i militari operanti hanno effettuato una più approfondita attività di ispezione del mezzo, rinvenendo, grazie al fiuto del cane antidroga J-AZ del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, 20 involucri di plastica trasparente, suddivisi in 5 cosiddetti “panetti” avvolti da nastro d’imballaggio e muniti di adesivo nero riportante la scritta “JUST HIT IT”, abilmente occultati in un vano ricavato all’interno della portiera posteriore sinistra dell’auto, contenenti complessivamente 9,619 chilogrammi di hashish.
Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per oltre 14mila euro.
I corrieri, entrambi di nazionalità italiana, sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti al carcere “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Termini Imerese.
Uno dei due corrieri, inoltre, è risultato percettore del Reddito di cittadinanza, beneficio che, per effetto del provvedimento cautelare, verrà immediatamente sospeso come previsto dalle vigenti disposizioni.
Continua e si intensifica durante il periodo estivo l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini, mantenendo costantemente alta la guardia rispetto al fenomeno del traffico di stupefacenti, primaria fonte di finanziamento della locale criminalità organizzata.
Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.