SICILIA – Maglia nera per la Sicilia per quanto riguarda le coperture vaccinali contro l’Hpv (Papilloma Virus), mentre per l’HIV c’è ancora tanta strada da fare.
Queste infezioni sessualmente trasmissibili restano una realtà presente più di quanto si possa pensare. Una corretta informazione oltre che prevenzione può realmente essere la svolta.
Infatti, sono 290 milioni le donne a rischio di tumore alla cervice uterina, il quarto tra i tumori più comuni e che rappresenta il 6,5% di tutti i tumori diagnosticati nel sesso femminile.
Gli screening andrebbero fatti con costanza, anche approfittando delle giornate gratuite organizzate nelle varie città. L’infezione da Hpv è stata al centro del convegno che si è svolto a Palermo il 3 e 4 giugno. Per l’occasione è stato anche allestito anche un camper per permettere di effettuare il test rapito per lo screening dell’infezione da HIV.
Giuseppe Scaglione, responsabile dell’ambulatorio di HPV dell’Arnas Civico di Palermo, ha dichiarato: “Il Papilloma Virus in questo momento è una delle più diffuse in Sicilia e si trasmette con i rapporti sessuali. Il mio consiglio è quello di fare il pap test e recarsi più spesso dal proprio ginecologo”.
“In Sicilia purtroppo abbiamo il tasso vaccinale più basso d’Italia per ragioni difficili da comprendere, poiché le persone non hanno abbastanza fiducia in questa vaccinazione. È chiaro che meno pazienti vaccinati ci sono più ci saranno pazienti con infezioni“, prosegue.
“Ricordo che entro il compimento del 13esimo anno di età il vaccino è gratuito sia per donne che uomini“, conclude.