CATANIA – Un’attività congiunta tra il Commissariato di Polizia Borgo Ognina e la Guardia Costiera di Catania ha permesso di individuare una strutturata attività abusiva di noleggio natanti, stabilmente operativa a San Giovanni Li Cuti, pubblicizzata anche sui canali social.
All’interno del porticciolo erano, infatti, ormeggiati un piccolo natante a motore, una moto d’acqua e sette “pedalò”, che venivano giornalmente noleggiati ai bagnanti della zona.
Dall’attività delle forze di polizia, è emersa la mancanza delle previste autorizzazioni e delle dotazioni di sicurezza.
In effetti, i gestori dell’attività di noleggio sono risultati sprovvisti dell’autorizzazione che avrebbe dovuto essere rilasciata dalla Capitaneria di Porto etnea, previa verifica della documentazione richiesta a corredo della comunicazione di inizio attività, come espressamente previsto dal D.M. 1 settembre 2021, che disciplina l’utilizzazione dei natanti da diporto ovvero delle moto d’acqua ai fini di locazione o di noleggio per finalità ricreative o per usi turistici di carattere locale.
Inoltre, tutti i natanti erano privi delle certificazioni d’idoneità al noleggio, necessarie a garantire la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.
Tenuto conto di tutte le irregolarità accertate, è stata disposta l’immediata cessazione dell’attività e sono state elevate 3 sanzioni amministrative per un totale di 4.261 Euro.
Durante il controllo, è stato constatato che per lavare le barche era stato collegato un tubo alla fontana dell’acqua pubblica e che uno degli addetti al noleggio risultava precettore del reddito di cittadinanza.
In questo periodo, con l’inizio della bella stagione, sono sempre maggiori gli illeciti commessi in conseguenza di un utilizzo improprio di imbarcazioni da diporto che vengono irregolarmente impiegate per finalità commerciali di noleggio e di locazione; pertanto, nel corso dell’intera stagione estiva saranno rafforzati i controlli sul regolare esercizio delle suddette attività e sul rispetto degli obblighi di legge imposti sia agli esercenti, tenuti a garantire la sicurezza delle rispettive attività, sia agli stessi utenti che spesso si affidano a soggetti in cerca di facili guadagni, ma poco attenti alla sicurezza, mettendo così a repentaglio l’incolumità propria, quella di familiari e conoscenti e anche quella dei bagnanti.