UCRAINA – Sono ore delicate in Ucraina, dove è attesa una grande offensiva russa nel Donbass. Secondo gli Stati Uniti, infatti, Mosca avrebbe intenzione di intensificare il proprio schieramento nelle aree di Donetsk e Lugansk.
Nella giornata di ieri il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, è riuscito a incontrare a Mosca il presidente Vladimir Putin. Ciononostante, dal colloquio con lo “zar” non sono emerse novità positive per quanto riguarda lo sviluppo del conflitto.
Nehammer ha ribadito che il colloquio con Putin “non è stato amichevole“. Il cancelliere austriaco ha ricordato che “la guerra deve cessare, perché in guerra ci sono solo sconfitti da entrambe le parti” e che “le sanzioni resteranno in vigore” e saranno anche “ulteriormente inasprite finché in Ucraina le persone continueranno a morire“.
Intanto a Mariupol, città pesantemente devastata dai bombardamenti russi, sarebbe stata utilizzata “una sostanza sconosciuta” contro militari e civili. Lo ha denunciato la presidente della commissione parlamentare per l’integrazione dell’Ucraina nell’Ue, Ivanna Klympush.
La Russia, così come sottolineato anche dallo stesso presidente ucraino Zelensky, avrebbe usato armi chimiche e le vittime dell’attacco starebbero riscontrando problemi di “insufficienza respiratoria“.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, ha detto che in città sono stati uccisi finora più di 10mila civili, ma il numero potrebbe anche essere enormemente più alto.
Qui potrebbe presto svolgersi una battaglia “decisiva” per la conquista dell’intera parte orientale della Russia, al fine di collegare le repubbliche di Donetsk e Luhansk con la Crimea.
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