Alla Bandita torna la luce dopo 4 anni. Gelarda: “Un borgo abbandonato, da oggi almeno illuminato”

Alla Bandita torna la luce dopo 4 anni. Gelarda: “Un borgo abbandonato, da oggi almeno illuminato”

PALERMO –E luce fu!“, verrebbe da dire. “Dopo 4 anni torna la luce in via Bandita e nelle strade adiacenti. La riparazione è stata effettuata da Amg a seguito delle mie continue e incessanti richieste. Si tratta di un circuito molto vecchio come la maggior parte di quelli che ci sono in città. Nel frattempo torna regolare anche la pulizia della zona“, afferma il capogruppo al consiglio comunale della Lega Igor Gelarda.

Un paio di mesi fa sono stato contattato da Rita Paterna, una residente della circoscrizione e da alcuni residenti della via Bandita e dei cortili e dei vicoli vicini, abbandonati da chi pretende di fare politica, presentandosi solo in prossimità della campagna elettorale“, prosegue.

La situazione che mi si è presentata in questa zona è stata davvero particolare. Il borghetto, che si sviluppa dietro la zona Bandita, è spettacolare, fatto da vicoli e vicoletti ma anche antiche strutture molto belle. Ma era anche in totale stato di abbandono. La zona era completamente al buio da quattro anni“, sottolinea.

E ancora: “Con l’aggravante che via Bandita è una strada strettissima, un’arteria a doppio senso di circolazione e priva di marciapiedi tanto da essere un pericolo per auto e pedoni. Ho cominciato così una interlocuzione con Amg che ha effettuato alcuni lavori sulle due linee che danno la luce a questa zona, riuscendo ad attivarne una. Purtroppo l’impianto è molto vecchio è andrebbe completamente sostituito“.

Nel frattempo, “abbiamo cominciato anche una interlocuzione con Rap perché la pulizia della zona diventasse più regolare e venissero rimossi alcuni ingombranti abbandonati lì da anni. Questo è per me l’esempio virtuoso di una piccola comunità che era stata totalmente abbandonata dall’amministrazione comunale ma che non si è voluta arrendere e alla quale abbiamo restituito la luce, non solo nei fatti, ma anche un po’ di speranza che possano sentirsi cittadini come tutti gli altri“.

Basta poco per fare Rete. Serve la volontà di tutti per migliorare ogni giorno questa città. Chi non vuole ascoltare le periferie farebbe bene ad andare a casa. Anzi verrà tenuto a casa dai palermitani chiamati a breve a tornare alle urne“, conclude Gelarda.