ITALIA – Arrivano agevolazioni per l’imprenditoria femminile. Il decreto del 24 dicembre 2021 del
Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, prevede misure a sostegno delle imprese femminili. Si tratta di un fondo di 400 milioni di euro, derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Cosa si intende per imprese femminili?
Le imprese femminili sono quelle a prevalente partecipazione femminile o le lavoratrici autonome. Esse devono avere sede legale in Italia e possono essere di nuova costituzione o già costituite.
Fondo per l’imprenditoria femminile
Innanzitutto si tratta di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Gli obiettivi sono due:
- promuovere la nascita delle imprese femminili; in questo caso sono previsti dei finanziamenti pari a 38,8 milioni di euro;
- promuovere lo sviluppo e il consolidamento di tali imprese; gli incentivi sono pari a 121,2 milioni di euro.
In questo modo si vuole incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, consentire la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e supportare startup femminili, anche attraverso un’assistenza tecnico-manageriale e misure di conciliazione vita-lavoro.
In quest’ottica serve, altresì, intraprendere azioni per la formazione imprenditoriale femminile, poste in essere dal Soggetto gestore del fondo, Invitalia, in collaborazione col Ministero dello Sviluppo economico. Attività espletate anche nelle scuole e nelle Università.
Chi sono le destinatarie?
Possono beneficiare delle agevolazioni:
- le imprese costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- le lavoratrici autonome titolari di partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda;
- le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile;
- le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data anzidetta;
- le lavoratrici autonome titolari di IVA da almeno dodici mesi alla stessa data.
Settori che saranno finanziati
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, qualunque sia il settore;
- commercio e turismo.
Per ricevere le agevolazioni è, però, necessario che le iniziative (di avvio o di sviluppo dell’impresa) siano compiute entro ventiquattro mesi dalla ricezione del provvedimento di concessione da parte di Invitalia.
Inoltre:
- per il caso di avvio di una nuova impresa femminile, le spese ammissibili non possono essere superiori a 250.000 euro al netto dell’Iva;
- per il caso sviluppo e consolidamento dell’impresa, le spese ammissibili non possono oltrepassare i 400.000 euro al netto dell’Iva.
Il finanziamento ha una durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non richiede garanzie.
Come presentare la domanda
La richiesta di agevolazione va trasmessa esclusivamente in via elettronica, seguendo l’iter indicato nel sito www.invitalia.it. I termini di inizio e fine di presentazione della domanda e le modalità di attuazione degli interventi saranno definiti dal Ministero dello Sviluppo economico con un nuovo decreto.
Fonte foto sangavinomonreale.net