Pfizer Catania, Confindustria racconta l’incontro sindacale: “Abbandono del tavolo dopo 10 ore”

Pfizer Catania, Confindustria racconta l’incontro sindacale: “Abbandono del tavolo dopo 10 ore”

CATANIA – In riferimento alla vertenza che riguarda la Pfizer e, nello specifico, all’incontro sindacale tenutosi lo scorso 7 marzo, Confindustria Catania ha espresso profondo rammarico per il suo esito negativo.

“È stata sempre affermata con forza la necessità di un confronto trasparente e costruttivo, quale componente basilare per gestire questa delicata fase della vita aziendale, e con forza, Confindustria si è spesa per un dialogo utile a valutare e condividere tutti i possibili strumenti e percorsi a sostegno dei lavoratori coinvolti dalla procedura”, spiega l’associazione.

Prosegue: “Strumenti e percorsi di incentivazione economica che l’azienda, nel corso dell’ultimo incontro, ha tentato di esporre, in aggiunta a quello già esplicitato, relativo alla possibile ricollocazione professionale presso il sito Pfizer di Ascoli, incontrando una ferma resistenza da parte del Sindacato che ha dichiarato la sua indisponibilità a entrare nel merito della questione in mancanza di un piano industriale e di precise informazioni sul futuro del sito di Catania”.

“In merito a quest’ultimo punto, l’azienda ha sempre affermato e ribadito l’intenzione di non voler disinvestire sullo stabilimento di Catania e ha informato Istituzioni e sindacati del piano di investimenti del triennio 2022-2024, il quale verosimilmente sarà oggetto di ulteriori revisioni incrementali qualora i continui monitoraggi aziendali lo rendessero necessario. Ciò a testimonianza del costante impegno profuso dal management locale per incrementare la capacità produttiva del sito locale”, continua.

“Il rifiuto – racconta – da parte delle Organizzazioni Sindacali e della RSU di sottoscrivere, come sempre avviene, un semplice verbale riportante le dichiarazioni dei soggetti partecipanti e il conseguente abbandono da parte degli stessi sindacati del tavolo delle trattative, dopo 10 ore di intenso confronto, sminuiscono il valore della sede ‘sindacale’, come luogo di confronto e di composizione delle controversie e non trovano riscontro nella prassi delle relazioni industriali, le quali ci hanno portato negli anni passati ad affrontare in modo sinergico analoghe vertenze che hanno impattato il nostro territorio”.

“Pur registrando l’impossibilità di proseguire con la fase di consultazione aziendale, consapevoli della complessità del processo di riorganizzazione che sta riguardando la nostra associata, siamo certi che quella della concertazione rappresenti la strada maestra da seguire per tentare di gestire nel modo meno traumatico possibile la vicenda e ci auspichiamo che, in altre sedi, possa riprendere un proficuo dialogo nell’interesse di tutti e, soprattutto, dei lavoratori coinvolti dal provvedimento, conclude Confindustria.

Immagine di repertorio