ITALIA – Misure in allentamento che comporta la fine del dovere di indossare le mascherine all’aperto in tutta Italia a partire dall’11 febbraio ma è obbligatorio tenerle a disposizione e utilizzarle in caso di assembramento. Restano invece obbligatorie al chiuso.
Lo prevede l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Fino al 31 marzo 2022 vige l’obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e nei luoghi all’aperto si raccomanda di portare con sé i dispositivi di protezione nei casi in cui si manifestino assembramenti “pericolosi”.
La novità detta prima non è il primo step di un ennesimo tentativo di ritorno alla normalità. La decisione arriva dopo l’eliminazione della Dad per i ragazzi vaccinati e il dimezzamento della quarantena (da 10 a 5 giorni) per i non vaccinati.
SITUAZIONE CAPIENZA STADI
Si profila la riapertura degli stadi a capienze più ampie, con gradualità, a partire dal 75% fino al 100%. Il ministro della Salute Roberto Speranza e la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali stanno infatti lavorando congiuntamente a un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all’aperto ed al chiuso.
Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal 1° marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all’aperto ed al chiuso. Attualmente la capienza degli stadi è al 50% e quella dei palazzetti dello sport al chiuso al 35%.
DISCOTECHE RIAPERTE: A CHE CONDIZIONI
Da venerdì 11 febbraio riaprono inoltre le discoteche per ballare, seguendo i protocolli già approvati. Potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati.
Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare.
Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.
Vanno poi riorganizzati gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone. Vanno garantiti almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo e, se possibile, bisognerà formare percorsi separati sia per l’entrata che per l’uscita.
Fonte foto PixaBay