AGRIGENTO – È morta mentre dormiva, in quel posto dove ogni bimbo si sente al sicuro, il lettone di mamma e papà. Così Ginevra Gioia Manganello, a poco più di due anni, è stata ritrovata carbonizzata, subito dopo l’incendio che ha divorato l’appartamento in cui viveva con i genitori e altri cinque fratellini. La mamma, al momento del rogo, si trovava nell’appartamento sottostante, in cui viveva una zia, e nonostante la corsa per andare a recuperare la propria bambina, non c’è stato nulla da fare.
Una nuova tragedia che colpisce la Sicilia e nello specifico l’Agrigentino, ancora scosso per l’esplosione di Ravanusa che ha causato la morte di 10 persone.
L’incendio si è sviluppato nel pomeriggio di ieri in via San Giuseppe, a Palma di Montechiaro, pare per un corto circuito partito da un climatizzatore. Ma le cause non sono ancora al momento state accertate dagli investigatori che stanno cercando di far luce sulla vicenda.
Sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari del 118. Il corpicino della bimba è stato recuperato e portato via dentro una piccola bara bianca.
La Procura di Agrigento ha aperto una inchiesta. La palazzina pare sarà sottoposta a sequestro per permettere lo svolgere delle indagini. Proprio nell’edificio in questione vivevano 10 persone, compresa la piccola Ginevra; i 9 sopravvissuti sono già stati fatti evacuare e saranno trasferiti in una comunità sociale.
I funerali della piccola saranno a spese del Comune, lo ha annunciato il sindaco Stefano Castellino. Proprio il primo cittadino ha annunciato che il giorno delle esequie sarà proclamato il lutto cittadino.