ITALIA – Il nostro Paese è sempre più vicino a passare alla zona arancione a causa del nuovo avanzare della pandemia da Coronavirus.
A dichiararlo è stato Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema e consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, intervenuto nella puntata di ieri di “Mezz’ora in più” su Raitre condotta da Lucia Annunziata.
“Italia in zona arancione? Temo di sì, i numeri della cabina di regia vengono pesati sull’impatto sulle strutture sanitarie. In effetti sta continuando a salire l’occupazione dei posti ospedalieri. Ci stiamo avvicinando, non c’è dubbio“, dichiara Rasi.
A determinare il pericolo è l’avanzare della variante Omicron nel nostro Paese e, in particolare, il suo scarso tracciamento. A tal proposito, dunque, risulta fondamentale fare ricorso al vaccino e in particolare alla terza dose del farmaco, in modo da accrescere il livello di protezione.
“Due dosi di vaccino rendono al 20-50% massimo di protezione per la malattia sintomatica, mentre le tre dosi proteggono dal 50% fino al 70%. Non è ancora chiaro quanto sarà la protezione della trasmissione“, afferma.
E ancora: “Con Delta siamo a posto. Omicron è il nostro problema, speriamo che i sequenziamenti in Italia aumentino in maniera sostanziale“. “Se la Omicron buca completamente il vaccino – afferma Rasi – è praticamente un altro virus. Allora siamo in presenza di una pandemia B, quella era la A“.
“Se noi ci siamo salvati dalla barca, ci siamo ributtati su di essa e ci ributtiamo, non è detto che ci salviamo una seconda volta. Dovremmo fare cose per salvarci una seconda volta“, ha osservato Rasi.
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