MODICA – In un periodo storico nel quale la violenza di genere è diventata una vera e propria “emergenza sociale” risulta decisiva l’opera incessante di informazione, educazione e sensibilizzazione svolta dalle diverse istituzioni.
Come altri fenomeni, quello della violenza di genere spesso assume il carattere dell’invisibilità: invisibile perché si consuma all’interno del privato dei rapporti familiari e affettivi, invisibile perché non sempre se ne riconoscono i contorni e i contenuti.
Risultano vincenti, a tal proposito, l’attenzione e la sensibilità evidenziate quotidianamente dalle forze di polizia nella scoperta e nel contrasto a quei fenomeni che, sintomatici di rapporti degenerati, se erroneamente sottovalutati, possono condurre a epiloghi tragici e infausti. In tale cornice continua ad essere incondizionato l’impegno dell’arma dei carabinieri la cui azione, anche nella Contea, è profondamente aderente alle necessità della collettività.
Nella serata del 18 novembre infatti i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno arrestato N.S., 45enne pozzallese, separato non legalmente, disoccupato, già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, porto di armi o di oggetti atti ad offendere e violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, misura cautelare cui era già sottoposto.
Intervenuti tempestivamente su segnalazione della ex moglie presso l’abitazione della stessa, i militari dell’arma hanno sorpreso l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, nell’intento di introdurvisi con la violenza. Bloccato e perquisito veniva trovato in possesso di due coltelli a serramanico e una mannaia, contestualmente sequestrati.
Dopo le formalità di rito l’uomo, destinatario nel 2020 della misura di allontanamento dalla casa familiare per reiterati episodi di violenza nei confronti della coniuge, è stato ristretto in regime di arresti domiciliari come disposto dalla competente autorità giudiziaria.