CATANIA – Il maltempo sembra non lasciar tregua in Sicilia, ed è proprio nelle ultime ore che nella città etnea si stanno registrando intense piogge rendendo la viabilità più difficoltosa, con le strade che tendono ad allagarsi. Alla luce di quanto sta accadendo e delle previsioni metereologiche, il primo cittadino di Catania attraverso il propio canale social ha comunicato che le attività didattiche scolastiche verranno sospese per ragioni di sicurezza.
“Le intense piogge della giornata odierna, che si protrarranno, e l’allerta ARANCIONE sulla Città, sentito il Prefetto, mi inducono a SOSPENDERE L’ATTIVITÀ DIDATTICA per domani, venerdì 12 novembre“. – Si legge sul post del sindaco, che prosegue – La vicenda del Boggio Lera e la tragedia sfiorata dimostrano come la prudenza non sia mai troppa, soprattutto a seguito di un’allerta della Protezione Civile che ci avvisa del pericolo”.
In chiusura il primo cittadino sottolinea: “Le verifiche nelle scuole continueranno e saranno sempre più accurate e approfondite, anche con iniziative specifiche, come annuncerò nei prossimi giorni.
Non amo chiudere le scuole a cuor leggero, ma sento forte, prima di tutto, la responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze, da Sindaco e da genitore”.
Giunta da pochi minuti anche l’Ordinanza Comunale: ORDINANZA DI SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, PUBBLICHE E PRIVATE, CHIUSURA DEL GIARDINO BELLINI E TUTTI I PARCHI COMUNALI IN VIA PRECAUZIONALE, CAUSA AVVERSE CONDIZIONI METEREOLOGICHE
Di seguito le indicazioni contenute all’interno del testo:
a) la sospensione delle attività didattiche di ogni ordine e grado pubbliche e private ricadenti nel Comune di Catania;
b) chiusura del Giardino Bellini e di tutti i Parchi Comunali;
c) la limitazione dell’uso dell’auto e il divieto alla circolazione di ciclomotori;
d) ai cittadini di non transitare nei pressi di aree già sottoposte ad allagamento/ esondazione, frane e smottamenti di terreno;
e) ai cittadini di stare lontano da alberi, impianti pubblicitari, strutture precarie e vulnerabili;
Foto di Repertorio
