In amore, si sa, vince chi fugge. Oggi, ai tempi di facebook, messenger e whatsapp, il più forte è chi risulta “online”, ma non risponde al messaggio.
Proprio così. Grazie alle nuove tecnologie, ma soprattutto ai social network e le chat, sono cambiati nel profondo i nostri rapporti interpersonali: ogni gesto e comportamento viene decodificato con un particolare atteggiamento nella vita quotidiana.
I “mi piace” su facebook, sono gli argomenti principali delle dispute tra fidanzati e spesso in base alle attività sulla bacheca on line dei conoscenti, è facile intuire quali siano i cambiamenti nella vita di questi ultimi.
Questa rivoluzione, ha limitato fortemente la privacy degli utenti che, consapevoli e ormai in misura sempre maggiore, condividono con amici e semplici conoscenti, informazioni personali a volte senza rendersene neanche conto.
Il fatto essenziale è che questi “controlli” sulla quotidianità si diffondono a macchia d’olio. Ci aveva già pensato Zuckerberg, ad annientare l’utilità della scusa “mi dispiace ma non avevo letto il messaggio“, introducendo l’aggiornamento che permette di capire quando il destinatario riceve il messaggio.
A partire dai prossimi mesi, questa peculiarità sarà propria anche di whatsapp, in quanto verrà il colore delle ‘stanghette’ diventeranno blu (per dirla in termini tecnici, che verificavano l’invio e la ricezione del messaggio).
Non è ancora sicuro se si tratti di notizia corrispondente al vero o di semplici “rumors” di corridoio. E’ certo, però, che non tutti sono convinti che queste “migliorie” in ambito scientifico ci portino ad un avanzamento del livello di vita. Più semplicemente: ci stiamo ammanettando con le nostre stesse mani.